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Firmato protocollo d’intesa per la gestione del lupo nelle aree antropizzate

Per monitorare i lupi che frequentano l’ambiente atropico e/o confidenti per i quali, per mezzo d’analisi genetiche di campioni biologici sia invasivi che non invasivi, si rivela appartenenza alla tipologia ibrida lupo-cane. Per prevenire danni agli allevamenti o alla proprietà, nell’interesse della sanità e della sicurezza pubblica. Aderiscono ISPRA, Forestale, Parchi, Università, Regione, Asl 1, Anci, Provincia dell’Aquila.

11 GEN - Provvedere da una parte al monitoraggio degli individui appartenenti alla specie ‘Canis lupus’ (lupo, ndr) che frequentano l’ambiente antropico e/o confidenti per i quali, tramite analisi genetiche di campioni biologici non invasivi o invasivi, viene rilevata l’appartenenza alla tipologia ibrida lupo-cane, e dall'altra perseguire la necessità di prevenire danni gravi all’allevamento e alla proprietà, nell'interesse della sanità e della sicurezza pubblica della popolazione dei Comuni interessati.  Sono gli obiettivi salienti del protocollo d'intesa per la gestione della specie “canis lupus” in aree antropizzate firmato dal prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco.

Alla intesa hanno aderito l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Gruppo Carabinieri Forestale dell'Aquila, l'Ente Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, l’Ente Parco Nazionale della Maiella, l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la Regione Abruzzo - Dipartimento Agricoltura, l'Ente Parco Naturale Regionale Sirente Velino, l’Asl 1 Abruzzo, l’Amministrazione Provinciale dell'Aquila, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo e l’Università dell’Aquila.

Con il documento nato dall’esigenza manifestata nel territorio della provincia aquilana, si intende “contemperare la necessità di preservazione degli individui appartenenti alla specie ‘Canis lupus’ con l’esigenza di provvedere all’individuazione e al monitoraggio degli esemplari che frequentano i contesti urbani e che potrebbero diventare confidenti, assicurando quindi la corretta informazione della popolazione in merito alle caratteristiche eco-etologiche dei medesimi e ai corretti comportamenti da osservare in loro presenza”.

Con l’attivazione del Protocollo, in vigore per i prossimi cinque anni, sono state disciplinate tutte le competenze in carico ad ogni singolo sottoscrittore e la Prefettura garantirà il coordinamento delle attività di attuazione mediante la convocazione di apposite riunioni tra le parti e l’istituzione di una Cabina di Regia per il coordinamento degli interventi.

11 gennaio 2022
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