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L'Aquila. Asl 1 prolunga possibilità di vaccinarsi contro l'influenza

Nonostante la scadenza del 31 dicembre, porta aperta a coloro che, rientrando nella popolazione a rischio, non hanno ancora fatto la vaccinazione. Finora, secondo il primo dato elaborato dalla Asl, in tutta la provincia di L’Aquila sono state inoculate, a partire dal 10 novembre, oltre 24.000 dosi di vaccino. 

15 GEN - All’Aquila i ritardatari faranno ancora in tempo a proteggersi contro l’influenza stagionale. Sebbene in via ufficiale la campagna di prevenzione si sia conclusa il 31 dicembre scorso, la Asl lascia aperta la porta a coloro che, rientrando nella popolazione a rischio, non hanno ancora fatto la vaccinazione. L’imperativo che però arriva dall’azienda sanitaria è di farla al più presto, senza ulteriore indugio. Tutti i centri vaccinali della Asl, ancora per pochi giorni, saranno a disposizione degli utenti ‘distratti’. Il reiterato invito a proteggersi, anche se la campanella di chiusura è suonata il 31 dicembre scorso, è tanto più importante se si considera che il virus ‘nemico’, annuale veicolo dell’influenza, è ormai alle porte.

Nei prossimi giorni, sono previsti i primi casi mentre il picco è collocato, come previsione di massima, nella prima decade del prossimo febbraio. All’Aquila le vaccinazioni per l’influenza stagionale (limitatamente ai pochi giorni che ancora restano a disposizione dei ritardatari) continueranno ad essere somministrate a Collemaggio mentre l’attività di tutti gli altri tipi di vaccinazione, dal 22 dicembre scorso, è stata già trasferita all’ospedale San Salvatore, nell’edificio L3 che comprende 2 ambulatori, 2 sale d’aspetto e vari spazi riservati a deposito di farmaci e area-frigorifero.

I medici del servizio Igiene e sanità pubblica della Asl, che fa capo al dipartimento di prevenzione diretto da Domenico Pompei, a ogni occasione rinnovano l’appello a vaccinarsi, ricordando che è l’unica difesa efficace contro la carica patogena del virus stagionale, soprattutto per i soggetti più fragili, tra cui anziani e persone con malattie croniche. La vaccinazione, oltre alla difesa individuale, assicura una protezione più ampia di cui beneficia la collettività perché rallenta la circolazione del virus. Finora, secondo il primo dato elaborato dalla Asl, in tutta la provincia di L’Aquila sono state inoculate, tra il 10 novembre e il 31 dicembre scorsi, oltre 24.000 dosi di vaccino.

Si tratta però di una cifra destinata ad assumere valori molto più alti, non lontani dalle 30.000 dosi. Ciò perché quest’anno il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, unico in Regione, ha adottato un sistema informatizzato in sostituzione dei precedenti, vecchi registri cartacei da cui si tiravano fuori i dati solo dopo lunghi e laboriosi conteggi. Quest’anno il nuovo apparato informatico, sulla base dei dati inseriti finora, ha subito fornito il riscontro numerico che dovrà però essere aggiornato con l’aggiunta di una consistente quota di dosi non ancora immessa nel ‘cervellone’ informatico.
 

15 gennaio 2016
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