Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Abruzzo
segui quotidianosanita.it

L’Aquila. Individuata, per la prima volta in Abruzzo, la loiasi, malattia rara ma non contagiosa

L’infezione ha colpito un nigeriano di 27 anni. Ora è tenuto sotto osservazione in attesa dell’arrivo dei farmaci (in Italia non disponibili immediatamente proprio per la rarità della patologia) per avviare uno specifico trattamento. La loiasi è causata da un parassita presente in Africa.

03 APR - Individuata, per la prima volta in Abruzzo, una malattia rara dovuta a un parassita presente nell’Africa subsahariana.  Si chiama  loiasi la patologia, con pochissimi casi in Italia, che l’ospedale di L’Aquila, con un lavoro in sinergia tra malattie infettive e laboratorio analisi, è riuscito a ‘decifrare’ dopo una investigazione  medica durata una settimana. A comunicarlo è la Asl 1 Abruzzo in una nota.

Il paziente è un ragazzo nigeriano di 27 anni, da alcuni mesi nel capoluogo regionale. L’uomo, ricoverato e dimesso nei giorni scorsi dal San Salvatore, “per ora non corre pericoli particolari (la malattia non è contagiosa) ma viene tenuto sotto osservazione”. Tuttavia, “per evitare potenziali, gravi sviluppi della ‘patologia (tra cui l’encefalopatia) gli specialisti hanno predisposto un programma terapeutico da avviare con farmaci specifici che in Italia, proprio per la rarità del caso, non sono immediatamente disponibili e che arriveranno nei prossimi giorni”.

L’uomo, nei giorni scorsi, si è presentato in pronto soccorso riferendo di avvertire la presenza di un corpo estraneo all’interno di un occhio e un forte, insistente prurito sulla pelle che durava da giorni. Durante il ricovero al reparto di malattie infettive, diretto dal dr. Alessandro Grimaldi, il giovane è stato sottoposto a più visite oculistiche, senza alcun esito, e successivamente a una fitta serie di esami effettuati dal laboratorio analisi, diretto dalla dr.ssa Simonetta Santini, per diradare la ‘cortina’ impenetrabile che impediva di inquadrare il caso con una prognosi.

Un complicato ‘puzzle’ medico che i medici di malattie infettive, affiancati al meglio dal lavoro del laboratorio analisi, sono riusciti a risolvere, stabilendo che si trattava di un caso di microfilarie, riconducibile a un verme parassita, presente nella aree tropicali, in particolare nell’Africa del subsahara.

L’infezione è opera di un verme che, nel caso del paziente nigeriano, si è spostato dall’occhio al sangue, dove è stato intercettato.

La patologia non è contagiosa e quindi non si trasmette da persona a persona “ma, se non fronteggiata con le dovute misure, può provocare conseguenze gravi a chi ne è affetto, tra cui l’encefalopatia”, spiega la Asl.

“Il continuo spostamento di persone da una parte all’altra del pianeta – dichiara nella nota il dr. Grimaldi - esige ormai una capacità di dare risposte risolutive e rapide, da parte dei servizi ospedalieri interessati, su malattie molto rare, veicolate proprio dagli effetti delle migrazioni, in questo caso dall’Africa. Questa nuova realtà storica impone alla medicina specialistica un diverso approccio su queste problematiche che noi, già da anni, abbiamo introdotto in precedenti casi analoghi”.

03 aprile 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Abruzzo

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy