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Coronavirus. L’Intersindacale scrive a Marsilio: “Pronti a interagire con la task force”

Per le sigle sindacali (Anpo, Aupi, Cipe, Cisl-Medici, Feder-Anisap, Fesmed, Fials, Fials-Medici, Fimp, Fismu, Nursind)  andrebbero coinvolti medici e infermieri anche liberi professionisti nonché quelli attualmente in pensione che vogliono dare un loro contributo a contrastare questa emergenza sanitaria

16 MAR - L’Intersindacale Abruzzese (Anpo, Aupi, Cipe, Cisl-Medici, Feder-Anisap, Fesmed, Fials, Fials-Medici, Fimp, Fismu, Nursind) scende in campo e in una lettera aperta al Presidente Marco Marsilio, dopo aver espresso perplessità sull’Ordinanza emanata per l’operatività delle strutture pubbliche e private nella gestione dell’emergenza, offre la sua disponibilità “a interagire operativamente con la task force che è stata individuata per affrontare questa emergenza coinvolgendo anche medici e infermieri anche liberi professionisti e anche quelli attualmente in pensione che vogliono dare un loro contributo a contrastare questa emergenza sanitaria”.
Non solo chiede anche di tenere conto, qualora fossero necessari, dei posti letto disponibili presso la ex Casa di cura Villa Pini che ha ospitato fino a poco tempo fa pazienti in coma vegetativo e che potrebbe essere destinata ad ospitare, oltre ai posti letto di Terapia intensiva, anche posti letto per pazienti No-Covid.

Di seguito la lettera aperta degli Intersindacale Sanitaria Abruzzese al Presidente Marco Marsilio

“Egregio Presidente, abbiamo avuto modo di apprezzare il Suo impegno a mettere in atto, adeguandoli periodicamente, i provvedimenti necessari a contrastare in Abruzzo il propagarsi della infezione da Coronavirus che, ancora non così drammatica come nel nord della nostra Nazione (Lombardia, Veneto ed Emilia e Romagna), sta cominciando a mettere sotto pressione l’operatività del nostro servizio sanitario, quello ospedaliero in particolare.

Un sistema ospedaliero abruzzese che, purtroppo con i tagli legati a una disposizione nazionale (vedere D.M. n° 70-2015) recepita con il Decreto Commissariale n° 79-2016, vede una insufficienza di posti letto ospedalieri per Terapia intensiva e per Malattie infettive non adeguati a una possibile emergenza che potrebbe determinarsi nella nostra Regione. Una emergenza che richiede di essere affrontata in anticipo identificando altre strutture sanitarie che dovranno ospitare i posti letto necessari per la infezione da Coronavirus.
La circolare del Ministero della Salute n° 2627 del 3 marzo u.s. ha chiesto alle Regioni e alle Province Autonome di incrementare del 50% la disponibilità dei posti letto di Terapia intensiva e di incrementare del 100%% la disponibilità dei posti letto di Malattie infettive e di Pneumologia per gestire una possibile emergenza da COVID-19. Abbiamo appreso che il 6 marzo u.s., presso la sede dell’Assessorato alla Salute, si è svolta una riunione con la presenza della S.V. e dei responsabili della Protezione civile abruzzese, delle Unità Operative di Pronto Soccorso, delle Unità Operative di Rianimazione e delle Unità Operative delle Malattie Infettive con l’obiettivo di censire i posti letto e le apparecchiature per la respirazione a pressione negativa nelle strutture pubbliche e nelle strutture private accreditate della nostra Regione al fine di affrontare le necessità assistenziali legate alla insufficienza respiratoria acuta dovuta a complicanze da coronavirus.

Abbiamo preso atto che la Ordinanza n° 7 da Lei emanata l’11 marzo u.s., recependo il Decreto legge n° 14 del 9 marzo u.s. che ha dato indicazioni per l’operatività delle strutture pubbliche e private nella gestione dell’emergenza, ha disposto di:



Una Ordinanza che ci si aspettava avesse dato maggiori chiarimenti sull’attuale consistenza e distribuzione dei posti letto di Terapia intensiva, dei posti letto di Malattie Infettive e dei posti letto di Pneumologia negli ospedali abruzzesi e sulla consistenza dl personale medico ed infermieristico ad essi dedicati che abbiamo trovato non esauriente nell’allegato A della precedente Ordinanza n° 3 del 9 marzo u.s..
Una ordinanza che si confidava avesse preso in considerazione la possibilità di ospitare i posti letto necessari per allocare le Unità Operative di cui si chiede un incremento, in primis quelli per la Terapia intensiva, anche nei Presidi ospedalieri ultimamente declassati (Atessa, Casoli, Gissi, Guardiagrele, Pescina e Tagliacozzo) in buona parte trasformati attualmente in Ospedali di Comunità.

Accogliendo con ciò l’appello che Le hanno fatto i Sindaci dei Comuni in cui sorgono tali strutture… Una Ordinanza che ci si augurava avesse dato meno discrezionalità operativa ai Direttori Generali delle Aa.Uu.Ss.Ll. per la ricerca e la allocazione dei posti letto di Terapia intensiva e di Terapia sub intensiva necessari, per l’arruolamento e per la gestione del personale medico ed infermieristico ad essi dedicato con la decisione, presa da qualche Ausl, di sospendere loro i turni di riposo e le ferie con il rischio di ridurne il rendimento sul lavoro.

Una discrezionalità che potrebbe determinare una disomogenea risposta alle criticità giornaliere assistenziali da evitare adottando magari un provvedimento “simil commissariamento” che obblighi i Direttori Generali a relazionarsi, prima di assumere decisioni, con il Suo staff.
Noi dell’Intersindacale Sanitaria Abruzzese Le chiediamo di tener conto, qualora necessari, dei posti letto disponibili presso la ex Casa di cura Villa Pini che ha ospitato fino a poco tempo fa pazienti in coma vegetativo e che potrebbe essere destinata ad ospitare, oltre ai posti letto di Terapia intensiva, anche posti letto per pazienti No-Covid.

È comunque una buona notizia quella che riguarda la riattivazione della struttura costruita in occasione del G8 a L’Aquila con la disponibilità di posti letto di Terapia intensiva e semi-intensiva avvenuta con celerità. Una soluzione che potrebbe essere presa come punto di riferimento per ampliare la capacità “recettiva” in termini di posti letto della nostra Regione anche per essere pronti a soddisfare richieste di aiuto da parte di quelle Regioni che dovessero trovare in stato di necessità! Noi della Intersindacale Sanitaria Abruzzese, in rappresentanza di buona parte degli operatori sanitari dipendenti e convenzionati, Le comunichiamo la nostra disponibilità a interagire operativamente con la task force che è stata individuata per affrontare questa emergenza coinvolgendo anche tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) anche liberi professionisti e anche quelli attualmente in pensione che vogliono dare un loro contributo a contrastare questa emergenza sanitaria”.

16 marzo 2020
© Riproduzione riservata

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