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Covid. Asl L’Aquila, potenziati gli organici dei servizi per tempo e controlli

La Direzione Asl interviene per evidenziare l’impegno proprio e degli operatori sanitari per la gestione dell’emergenza e per garantire i servizi. Ma lancia anche un appello agli utenti affinché abbiano “un po’ comprensione in caso di disguidi nel prendere la linea”, sollecitando la messa in pratica delle “regole e indicazioni del medico curante”. I casi covid positivi nel territorio provinciale sono oltre 560.

20 OTT - Il Direttore Generale della ASL 01 Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Roberto Testa, interviene, con una nota, per far presente ai cittadini l’impegno della Asl e degli operatori sanitari nella gestione dell’assistenza in questa fase di emergenza, ma anche per chiedere il loro contributo a contenere i contagi così come a far funzionare al meglio i servizi. “Negli ultimi giorni (in particolare da sabato 10/10/2020) si è assistito, su tutto l'ambito provinciale, ad un andamento esponenziale dei casi di positività da malattia da COVID-19 (oltre 560 casi), legato ad un allentamento delle misure di precauzione da parte della popolazione (eventi ludici, attività sportive, conviviali, etc.), nonché ad alcuni casi in ambito scolastico (molto probabilmente eccessivo affollamento dei trasporti pubblici)”, osserva Testa.


“Tale situazione - evidenzia il Dg - ha comportato, a carico del Dipartimento di Prevenzione ed in particolare del Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, già impegnato nel controllo dei casi precedenti e nell'organizzazione di una ben più complessa, rispetto agli anni precedenti, campagna di vaccinazione antiinfluenzale, un carico di lavoro considerevole legato alla necessità di porre sotto sorveglianza un numero veramente notevole di persone (ogni positivo porta con sé la necessità di contattare almeno altre 10 persone); facile fare quindi il calcolo delle persone da porre sotto sorveglianza, ma nonostante tutte le difficoltà, gli operatori tutti, con grande spirito di sacrificio, sono riusciti a reggere l'urto di una situazione che in altri territori ha dato luogo a ben altri esiti. Non si è assolutamente perso il controllo della situazione e si stanno continuando a tracciare tutti i contatti e ad inviare i dati e alla Regione e all'Istituto Superiore di Sanità”.


“Chiaramente - prosegue Testa - tale situazione ha determinato, da parte dei cittadini, la difficoltà di potersi metter in contatto con gli operatori sanitari, in quanto le linee telefoniche risultavano e risultano spesso occupate per le operazioni di tracciamento e di colloquio telefonico”.


“Va anche ribadito - sottolinea il manager - che la programmazione dei tamponi naso-faringei di controllo deve essere legata ad una corretta operazione di tracciamento, perfettamente indicata dalle indicazioni  di cui alla DPGRE del 12/10/20, che ha chiarito e chiaramente ridotto i tempi di quarantena; quindi NO al ‘fai da te’ ed alla richiesta legata alla paura ed all'emotività, bensì una programmazione gestita dagli operatori sanitari, con rispetto dei tempi e delle scadenze”.


“Effettuare un tampone nella tempistica non dovuta - evidenzia Testa - non aiuta la lotta al COVID-19; anzi rischia di fornire alla persona illusoria tranquillità ed allentamento delle sempre necessarie misure di precauzione. La Direzione Generale, comunque, onde far fronte all'ondata di casi di positività ha prontamente predisposto misure di rinforzo e di supporto al Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, consistenti nell'invio di quattro unità amministrative nella sede di Avezzano, di 4 tra infermieri ed operatori EDP nella sede di L'Aquila, nonché nel rafforzamento delle USCA (Unità territoriali a supporto dei MMG e dei PLS) con il conferimento di incarico a tre medici su L'Aquila, tre su Avezzano ed uno su Sulmona, personale che sicuramente contribuirà a determinare un ancora più efficace azione di prevenzione e di controllo dei casi di persone con sintomatologia, ma trattabili a casa”.


La Asl fa quindi sapere che “sono state e stanno per essere predisposte ulteriori linee telefoniche e supporti informatici. Corre, tuttavia l'obbligo, di raccomandare alla popolazione- conclude Testa - tutta di osservare sempre e comunque le misure di precauzione indicate dai vigenti Decreti, di rivolgersi "in primis" per consigli terapeutici e di precauzione, anche per quanto riguarda la vaccinazione antiinfluenzale, al proprio medico curante, e di avere anche un minimo in più di pazienza per disguidi ed attese telefoniche”.

20 ottobre 2020
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