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Piano sanitario regionale, presentate le linee guida 

Condivise con tutti gli stakeholder del settore, le linee guida sono per l’assessore alla Salute Fanelli: “Opportunità per creare una programmazione cucita addosso alla Basilicata”. Bardi: “Non possiamo e non vogliamo fare scelte calate dall’alto, ma costruire insieme, un Piano Sanitario Regionale il più possibile contestualizzato con il territorio e con le risorse a disposizione”. Critici i sindacati confederali

31 GEN -

“Ottimizzare i servizi sanitari presenti sul territorio, a creare nuove opportunità, potenziare le strutture e a rendere fruibili le scelte operativo-organizzative ai cittadini lucani”.

Questi gli obiettivi delle linee guida per la stesura del nuovo Piano Sanitario Regionale state illustrate il 27 gennaio scorso presso l’Auditorium “Potito Petrone” dell’Ospedale San Carlo di Potenza.

Una giornata che ha visto la partecipazione degli ordini dei medici di Potenza e Matera, dei farmacisti, degli infermieri, i sindaci dei comuni lucani, le organizzazioni sindacali della regione, i direttori delle aziende sanitarie del territorio e i rappresentanti delle strutture private accreditate. Un incontro, fortemente voluto dal presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e dall’assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, che segna l’inizio di un dialogo partecipato con tutti i portatori di interesse che operano nel campo sanitario.

“La condivisione delle linee guida per la realizzazione del nuovo Piano Sanitario regionale rappresenta uno step imprescindibile come lo è l’integrazione dei suggerimenti e delle indicazioni che andranno a costituire il documento stesso - ha dichiarato il presidente Bardi - non possiamo e non vogliamo fare scelte calate dall’alto, ma si vuole costruire insieme, un Piano Sanitario Regionale che sia quanto più possibile contestualizzato con il territorio e con le risorse a disposizione. Ci aspettiamo in questo mese, da tutti gli stakeholder del settore, una grande partecipazione e contributi sostanziali che tengano sempre ben presente i cittadini e le garanzie di cura ad essi destinati”.

“Grazie alla presenza del Direttore Generale di Agenas, Domenico Mantoan, abbiamo in questi giorni la preziosa opportunità di raccogliere tutti i dati utili e le considerazioni preziose atte a porre le basi per lavorare alla realizzazione di Piano Sanitario Regionale che si riveli ‘cucito addosso’ alla Basilicata. Dobbiamo guardare alle criticità esistenti, - ha aggiunto l’assessore Fanelli - a quelle emerse dall’analisi dei dati, in modo attuativo e costruttivo; dobbiamo cogliere tutte le opportunità che si stanno manifestando per procedere con cognizione di causa, alla realizzazione di una programmazione che tenga conto delle risorse esistenti e contestualizzarle con i fabbisogni e le priorità legate al nostro territorio. Sono per questo indispensabili i contributi, i suggerimenti, le integrazioni in primis di chi ogni giorno, tra gli altri, dovrà poi applicare materialmente le scelte, a breve e a lungo termine, che insieme andremo dunque a delineare”.

Nel corso della giornata è stata fornita un’attenta analisi dei dati relativi alla sanità lucana, presentata dal Direttore Generale di Agenas; tra i numerosi argomenti trattati, la situazione della rete oncologica territoriale, i fabbisogni e la mobilità regionale, la rete dell’emergenza- urgenza, delle cure palliative e la rete della riabilitazione, punti nascita e l’assistenza territoriale.

Critiche sono arrivate dai sindacati confederali: “Ancora una volta, dopo quattro anni di immobilismo e nel mentre la sanità lucana attraversa un momento molto difficile, il piano socio sanitario nei fatti è ancora da costruire.

“Il Documento tecnico sul Piano sanitario, analogamente a quello presentato dalla stessa Agenas a settembre 2021 – hanno dichiarato in una nota i segretari delle sigle sindacali Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli – è ancora un mera raccolta e analisi di dati riaggiornati al 2022, priva di una linea progettuale sul sistema sanitario regionale. Neppure un embrione di un piano per il rilancio della sanità lucana, che consenta il superamento delle criticità messe a nudo dalla pandemia e che preveda il rafforzamento della medicina del territorio, la rivisitazione della rete ospedaliera, il rilancio dell’assistenza socio-sanitaria. Si ripristini il metodo e il merito della buona programmazione sanitaria aprendo il confronto con le organizzazioni sindacali e con le altri parti sociali, a partire proprio dall’adozione del nuovo piano socio sanitario, per ripensare i percorsi di riorganizzazione che si svilupperanno nei prossimi anni attraverso la digitalizzazione e l’assistenza territoriale. Cgil, Cisl e Uil – concludono – sono indisponibili a svolgere il ruolo dei ratificatori ex post e ribadiscono la necessità che le parti sociali partecipino attivamente alla costruzione del massimo strumento di programmazione sanitaria per rafforzare l’offerta sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale della Basilicata”.



31 gennaio 2023
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