Basilicata. Rosa (Lb-Fdi ): “Molti dubbi sulla mozione per la Medicina narrativa”
Per il consigliere l'onere per l'attività di Medicina narrativa dovrebbe essere a carico della struttura e non della Regione, come previsto dalla Mozione. Contestato l'impegno ad erogare, “in modo piuttosto generico, contributi economici e ‘culturali’ (?) senza precisarne i destinatari e borse di studio per figure “non ancora presenti" nella sanità pubblica.
22 MAG - “Lodevole la
mozione del consigliere Polese, approvata nella riunione del Consiglio regionale di ieri, sul supporto alla medicina narrativa. Lodevole nei principi. Leggendo il testo, infatti, sorgono non pochi dubbi sulle reali finalità della stessa. Infatti, come si legge, il Consiglio ha impegnato la Giunta, da un lato, a valorizzare con fondi regionali e comunitari le attività del laboratorio di Medicina Narrativa dell’ Ospedale S. Carlo di Potenza e dall’altro ad erogare, in modo piuttosto generico, contributi economici e ‘culturali’ (?) senza precisarne i destinatari e borse di studio per figure ‘non presenti … nella sanità pubblica’”. E’ quanto afferma il
capogruppo di Lb-Fdi in Consiglio Regionale della Basilicata, Gianni Rosa, in una nota nel quale si sottolinea che “nel caso delle borse di studio, però, almeno dal testo della mozione, il destinatario pare, ma speriamo di sbagliarci, sia già individuato: ‘l’antropologa culturale’. Dobbiamo evidenziare, infatti, che non vengono elencate altre professionalità mancanti, il che sarebbe incomprensibile visto che il Laboratorio è funzionante dal 2013, e, cosa ancora più ‘strana’, non viene utilizzato il generico termine maschile, antropologo. Svista? Non lo sappiamo”.
“Tralasciamo il fatto – prosegue Rosa - che la Regione finanzia la sanità lucana con più di un miliardo di euro l’anno, e che, quindi, sarebbe quantomeno opportuno non gravare le casse regionali di ulteriori spese sanitarie. Le attività di implementazione dei servizi sanitari, anche attraverso nuovi approcci come la medicina narrativa, dovrebbero essere onere della struttura sanitaria che intende attuarle. Così come onere della struttura dovrebbe essere l’individuazione delle professionalità che necessitano per l’erogazione ed il miglioramento dei servizi prestati e le modalità di collaborazione: contratti a tempo indeterminato, determinato, collaborazioni esterne o borse di studio. Invece, con questa mozione, il Consiglio impegna il presidente della Giunta a ‘sostenere … l’individuazione’ delle predette figure mancanti. Sembra proprio che la politica della ‘rivoluzione’ proprio non riesca ad evitare di ingerirsi nella Sanità pur di fare contento qualche amico. Pardon, amica”.
22 maggio 2015
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