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Basilicata. Approvati gli atti aziendali di Asp, Asm, Crob e San Carlo

Gli atti, spiega la Giunta, nel recepire i nuovi standard nazionali “consentono di completare un percorso virtuoso di contenimento della spesa e di miglioramento dei servizi avviato già a febbraio con la delibera che ha ridotto il numero di Uo complesse e, a cascata, di quelle semplici oltre che delle Posizioni organizzative dell’intero pianeta sanitario lucano”.

14 AGO - “Procede la costruzione di un modello dipartimentale e a rete per il Sistema sanitario regionale”. Così la Regione Basilicata annuncia, attraverso una nota, l’approvazione degli atti aziendali di Asp, Asm, Irccs Crob e Azienda ospedaliera San Carlo. “Si tratta – spiega la nota - di atti che nel recepire i nuovi standard nazionali previsti da un decreto ministeriale dell’aprile scorso, consentono alla Regione Basilicata di completare un percorso virtuoso di contenimento della spesa e di miglioramento dei servizi avviato già a febbraio di quest’anno con la delibera di giunta regionale n. 205 che ha ridotto il numero di Unità operative complesse e, a cascata, di quelle ‘semplici’ oltre che delle Posizioni organizzative dell’intero pianeta sanitario lucano”.

Il lavoro di messa a punto degli atti delle Aziende sanitarie della Basilicata è il frutto, spiega la Giunta, di “un considerevole sforzo sinergico attivato tra le Direzioni Generali e il Dipartimento regionale Politiche per la Persona”. “Un impegno condiviso che – ha affermato l’Assessore alle Politiche per la Persona Flavia Franconi - trova traccia tangibile già nell’Accordo programmatico interaziendale di cui la Giunta regionale ha preso atto con una delibera dello scorso mese di maggio. Un documento ampiamente condiviso con il quale – ha sottolineato l’Assessore Franconi - i vari soggetti coinvolti individuavano un percorso condiviso per l’intero processo di riorganizzazione dell’offerta sanitaria regionale che tende alla implementazione di un modello avanzato in grado di seguire i cambiamenti demografici ed epidemiologici registrati negli ultimi anni, e che governi i nuovi e più evoluti modelli organizzativi e gestionali applicati in ambito sanitario a seguito delle recenti modifiche del Sistema Sanitario Nazionale introdotte dal Governo”.

Tali parametri standard, come ricordato, erano stati approvati già da una precedente deliberazione dell’Esecutivo regionale nello scorso mese di febbraio. “Essi intervengono a ridisegnare l’assetto organizzativo e territoriale del Servizio Sanitario regionale secondo un modello a rete che – ha aggiunto l’Assessore - impegna le Aziende sanitarie ad aggregare il maggior numero di specialità per aree funzionali omogenee, con criteri di affinità e complementarità delle unità operative e per strutture multipresidio, a dimensione multiprofessionale e polispecialistica. Tali standard sono fissati in rispetto della normativa nazionale nell’ottica della razionalizzazione delle risorse e della diversificazione dell’offerta di prestazioni sanitarie sempre più diversificate”.

“L’Accordo interaziendale – ha sottolineato il Presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella – era propedeutico alla redazione dei singoli Atti aziendali ed era finalizzato ad un miglior coordinamento del processo di riorganizzazione del settore sanitario nell’ottica del dialogo ospedale e territorio e del lento e graduale ripensamento della rete dell’offerta sanitaria. Un’offerta che si caratterizza – evidenzia il Governatore lucano - da un lato per il potenziamento del ruolo e delle funzioni delle strutture sanitarie territoriali, quelle cioè ritenute più adeguate al trattamento delle patologie cronico-degenerative, in significativo aumento, e dall’altro per la rimodulazione della rete ospedaliera intesa come presenza sul territorio di minori e qualificate strutture ad alto contenuto professionale, tecnologico e strutturale in grado di erogare prestazioni per l’acuzie di elevata qualità”.

E’ dipartimentale il modello organizzativo e gestionale del Servizio sanitario regionale. Si articola in Strutture organizzative: Dipartimenti; Strutture complesse; Strutture semplici a valenza dipartimentale; Strutture semplici; Servizi quali sub-articolazioni di strutture o aree di attività.
 
Dipartimento interaziendale, inteso quale aggregazione funzionale di strutture complesse appartenenti a più Aziende sanitarie; reti aziendali con l’obiettivo di garantire ai cittadini la migliore qualità assistenziale nell’erogazione dei servizi disponibili nei diversi ambiti territoriali assicurando equità di accesso ed efficienza; struttura complessa interaziendale caratterizzata da autonomia professionale e gestionale di più strutture ospedaliere o territoriali omogenee per tipologia di prestazioni; coordinamento o programmi interaziendali finalizzati a garantire il corretto svolgimento di attività progettuali interaziendali di carattere esclusivamente funzionale: “Sono questi – conclude la Giunta - gli strumenti che integrano il modello organizzativo di Asp, Asm, Crob e San Carlo e trovano formalizzazione negli atti aziendali in cui si sostanziano i dettagli organizzativi e gestionali dell’intero sistema salute in Basilicata”.

14 agosto 2015
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