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Cosenza. Abusiva da 35 anni, chiude Casa albergo gestita dall’Asp

La struttura di Oriolo operava nonostante l’assenza di accreditamento previsto dalla legge. Il caso emerso a seguito di controlli dei Nas. Guccione (Pd): “Avviare una seria e attenta operazione sui monitoraggi e sui controlli sia nel pubblico che nel privato”.

09 NOV - Da 35 anni ospitava pazienti fragili e con disabilità mentali non gravi, ma da oggi le porte della albergo di Oriolo saranno chiuse, perché la struttura, gestita dalla Asp di Cosenza, non è in possesso delle autorizzazioni previste dalla legge per svolgere l’attività assistenziale, autorizzazioni necessarie a garantire la presenza di requisiti adeguati a garantire la qualità delle prestazioni offerte. A scoprire la vicenda sono stati i carabinieri del Nas, che hanno sottoposto la struttura a una serie di controlli. “La dottoressa Raffaela Violetta, direttrice dell’Uoc Centro salute mentale Ionio Sud – Ionio Nord ha confermato di non essere in possesso di alcun decreto regionale riguardante la Casa albergo di Oriolo e pertanto è stata disposta l’immediata disattivazione della struttura con tutto ciò che comporta per gli ospiti della casa albergo costretti ad essere ricollocati in altre strutture accreditate, per il personale dipendente e più in generale per il sistema dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali della provincia”, spiega sul suo profilo Facebook il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione.

Secondo Guccione, quello di Oriolo è “un caso emblematico della sanità calabrese che ripropone la questione dei controlli non solo nel socio sanitario ma in tutta la sanità calabrese”. Per il consigliere, “alla luce di quanto è venuto fuori occorre avviare una seria e attenta operazione sui monitoraggi e sui controlli al fine di garantire gli standard minimi previsti dalla legge sia nel pubblico che nel privato”.

Quanto alla Casa albergo di Oriolo, Guccione sottolinea la necessità di “evitare che venga abbandonata e, a tal fine, l’Asp deve attivare subito le procedure previste per l’accreditamento della struttura così da renderla pienamente rispettosa dei requisiti e delle normative previste dalla legge regionale n. 24/2008 in materia di autorizzazioni, accreditamenti, accordi contrattuali e controlli delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private”.
 

09 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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