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Scaffidi (Anaao) a Oliverio: “Il commissariamento poteva finire, ma lei non ha fatto nulla perché accadesse”

In una lettera aperta, il consigliere nazionale e segretario aziendale Anaao Assomed dell’Ao Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria risponde alle ripetute polemiche del governatore calabrese contro il commissariamento della sanità contestando ad Oliverio di non avere messo in atto nessuna delle possibilità previste per fermarlo. “Intanto la sanità va allo sfascio, ma i Dg vengono premiati con circa 20 mila euro a testa. E stavolta Scura non c'entra”. LA LETTERA

07 NOV - Non ci sta, Gianluigi Scaffidi, consigliere nazionale e segretario aziendale Anaao Assomed dell’Ao Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria, a sentire ancora una volta  il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, puntare il dito contro il commissariamento della sanità da parte del Governo e invocare la libertà di agire della Regione. E non ci sta perché, spiega Scaffidi, le strade che Oliverio avrebbe potuto percorrere per fermare il commissariamento sono molteplici. Solo che non sono mai state prese in considerazione.

“Cosa ha detto quando il Consiglio dei Ministri omise per ben due volte, nel Dicembre 2014, la Sua nomina a Commissario che costituiva un diritto del Presidente della Regione ottenere ed un altrettanto obbligo del Consiglio dei Ministri attribuire?”, si chiede ad Oliverio nella lettera aperta.

Anche “in base al comma 88 dell’art. 2 della L. 191/2009”, ricorda il sindacalista, “se” Oliverio “avesse presentato un nuovo piano di rientro ai Ministeri”, il  commissariamento “sarebbe automaticamente cessato per legge”. Tuttavia Scaffidi ricorda come l’allora sottosegretario alla Saluta, on.le Vito De Filippo, avesse chiaramente spiegato che non risultava, al Ministero che gli organi istituzionali della regione Calabria avessero, “né nel 2013 né ora nel 2015, manifestato l'intenzione di presentare un nuovo piano di rientro”.

Scaffidi va avanti su questi toni, chiedendo a Oliverio di spiegare cosa abbia fatto per salvare la sanità calabrese.

Intanto, evidenzia il sindacalista, “il Suo Dipartimento ha già verificato positivamente l’operato di alcuni direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere, motivo per cui a costoro ed ai loro direttori sanitari ed amministrativi andrà la relativa indennità aggiuntiva di circa 20 mila euro a testa in quanto ‘hanno raggiunto gli obiettivi’. Poiché Scura mi risulta ricoprire esclusivamente l’incarico di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro e non già, contemporaneamente, gli altri 27 incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo delle nove Aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione - conclude Scaffidi -, mi chiedo quali siano gli obiettivi assegnati da Oliverio ai direttori generali da lui stesso nominati: lo sfascio della Sanità di cui parla da anni?”.

07 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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