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Calabria. Chi sarà il Commissario non si sa. Ma intanto Gino Strada annuncia un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per rispondere all’emergenza sanitaria

L’annuncio del fondatore di Emergency nella tarda serata di ieri attraverso i social. Nessun dettaglio, Strada spiega solo che da stamani “inizieremo a lavorare a un progetto da far partire al più presto”. Attese le reazioni. Ieri pomeriggio il presidente calabrese ff, Nino Spirlì, aveva commentato con disappunto l’ipotesi della nomina di Strada: “Il Governo dovrà passare sul mio corpo”. Sulla rinuncia di Gaudio per la contrarietà della moglie a trasferirsi a Catanzaro, aveva detto: “Offende le nostre città. Si è creato un momento di imbarazzo”. Per Spirlì “deve finire il commissariamento e deve dimettersi Speranza”.

18 NOV - “Oggi pomeriggio abbiamo definito un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile per contribuire concretamente a rispondere all’emergenza sanitaria in Calabria. Inizieremo domani mattina a lavorare a un progetto da far partire al più presto. Ringrazio il Governo per la stima che ha dimostrato per il lavoro di Emergency e le tante persone che ci hanno dato fiducia, offrendo da subito il loro sostegno”. È questo l’annuncio fatto nella tarda serata di ieri dal fondatore di Emergency, Gino Strada, attraverso i social.

 
 
Un annuncio che arriva dopo giorni di silenzi, da parte del Governo, che dopo un primo contatto con Strada, aveva deviato la rotta nominando, nella serata di lunedì, nuovo commissario ad acta per la Regione Calabria, l’ex rettore dell’Università la Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio. Se non fosse che poche ore dopo Gaudio ha rimesso il suo incarico nelle mani del Governo, spiegando che non poteva essere lui il commissario della calabria per “motivi personali e familiari. Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare”.

L’ennesima situazione scomoda per il Governo, che alla fine di una settimana di trattative (come riferito da Strada su Facebook), ha deciso di riprendere i contatti con il fondatore di Emergency. “Ritengo che il contributo di Gino Strada sarà importante per la Calabria. Valuteremo con lui e la sua squadra quali saranno le modalità più opportune per svolgere questo impegno”, aveva dichiarato ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza a ‘Carta bianca', su Rai 3. Un’oretta dopo, l'annuncio di Gino Strada su Emergency.
 
Si attende ora di conoscere ulteriori dettagl sull'incarico. Il messaggio di Strada lascia pensare che, in Calabria, Emergency avrà un ruolo legato all'emergenza covid. Il Governo si troverebbe quindi a dovere ora nominare un nuovo commissario per occuparsi di bilanci e risanamento della rete sanitaria regionale. Il quarto commissario nel giro di neanche due settimane dalle dimissioni di Saverio Cotticelli la sua intervista shock a Titolo V, dopo le dimissioni praticamente immediate di Giuseppe Zuccatelli a seguito delle polemiche su alcune sue dichiarazioni sulla contagiosità del covid, e dopo le dimissioni lampo dell’ex rettore dell’Università La Sapienza di Roma per le resistenze della moglie a un trasferimento in Calabria
 
Intanto si aspetta di conoscere le reazioni al coinvolgimento di Gino Strada. Dal presidente ff della Calabria, Nino Spirlì, non dovrebbero arrivare espressioni di soddisfazione, considerate le sue dichiarazioni di ieri. Intervistato ai microfoni della trasmissione La Zanzara su Radio 24, Spirlì ieri ha dichiarato che per nominare Strada commissario della Calabria, il Governo “dovrà passare sul mio corpo”. Sollecitato, ha aggiunto: “Qui non c’è da fare nomine. Basta con i commissariamenti. Ma se il governo nomina Strada, ne prendiamo atto, come abbiamo fatto finora…e uno e due e 3 e 4. Dopo il tris faremo poker. Poi cos'altro c’è? scala reale? La Calabria non è l’Afghanistan. Non abbiamo bisogno di missionari di alcun tipo, sappiamo governarci da soli”.

Più tardi, con una nota diramata dopo una diretta Facebook, Spirlì ha poi commentato la rinuncia di Eugenio Gaudio come “una grande delusione e un grande dolore. La giustificazione offende le nostre città. Si è creato un momento di imbarazzo”.

Poi ha concluso: “Siamo disponibili a una gestione unitaria condivisa col Governo, affinché la sanità sia amministrata dai Calabresi. Noi non abbiamo attivo un piano attivo di emergenza Covid e chiarisco per l’ultima volta: siamo esclusi da 11 anni da questa gestione. Posso capire che c’è stata la mala politica del passato, ma non posso capire come si possa tenere in vita il commissariamento”.
 
Lucia Conti 

 

18 novembre 2020
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