Napoli. Scoperto ambulatorio ginecologico cinese abusivo. Nello studio anche farmaci per abortire
E' quanto hanno scoperto in pieno centro i Carabinieri che hanno denunciato in stato di libertà una 35 enne cinese incensurata per esercizio abusivo della professione, allestimento abusivo di laboratorio medico chirurgico e importazione illecita di medicinali da paesi extraeuropei.
17 APR - Carabinieri di Napoli hanno scoperto in pieno centro città un ambulatorio cinese abusivo gestito da una donna e specializzato in vari interventi di ginecologia. La donna esercitava abusivamente la professione medica da diversi mesi in favore della comunità cinese prescrivendo visite specialistiche e somministrando farmaci. Nel corso di una perquisizione, i militari hanno trovato e sequestrato farmaci di vario genere utilizzati dall’indagata, molti dei quali di provenienza cinese. Tra questi, alcune confezioni di medicinali contenenti un componente chimico idoneo anche a indurre l’aborto entro i primi 2 mesi di gestazione, alcuni ferri per uso chirurgico e due apparati per ecografia con cinque litri di gel ecografico.
Nel dettaglio, i Carabinieri insieme al Nas di Napoli hanno sequestrato: una macchina per aerosol, un bisturi elettrico, uno sterilizzatore ad ultrasuoni, un misuratore di pressione, una pompa medica a pedale, 7 pinze chirurgiche, 13 sistemi contraccettivi modello spirale, un kit completo di ferri chirurgici per effettuare aborti, un artigianale lettino ginecologico; 35 kg di farmaci italiani di varie tipologie, tra cui antibiotici per infezioni uro-genitali femminili; 46 kg di farmaci cinesi, tra cui medicinali vietati in Italia, specifici per l’aborto chimico e l’induzione del travaglio, 18 kg di soluzione salina, 76 kg di bottiglie per flebo; numerosi accessori medici (aghi, siringhe, lacci emostatici, filodesflussori), documentazione contabile, nonchè analisi cliniche; fotocopie di documenti d’identità intestati a diversi connazionali e 4.492 euro in denaro contante, il tutto nascosto in una intercapedine tra due mura.
Il laboratorio è stato sequestrato e la donna, incensurata, è stata denunciata in stato di libertà per esercizio abusivo di una professione, allestimento abusivo di laboratorio medico chirurgico e importazione illecita di medicinali da paesi extraeuropei.
17 aprile 2015
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