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Campania. L'Ospedale del Mare di Ponticelli fa scuola a Bruxelles

La struttura sarà presentata in occasione dell’incontro dell’European Health Property Network che si chiude nella capitale belga il 18 novembre. Si tratta di un'opera considerata strategica per la sanità campana. “E' un’occasione per un’offerta concreta e qualitativamente all’avanguardia, importante polo ospedaliero, strategico nell'organizzazione della rete regionale“, ha commentato De Luca.

17 NOV - Missione europea per Ciro Verdoliva (commissario ad Acta per la realizzazione dell’Ospedale del Mare), chiamato a svelare i segreti della struttura di Ponticelli in occasione dell’incontro dell’European Health Property Network che si chiude a Bruxelles il 18 novembre. Al simposio saranno presenti molte personalità europee del settore Sanità tra cui Walter Ricciardi (presidente dell’Istituto Superiore di Sanità), Ben Page (amministratore delegato della società leader di ricerche di mercato Ipsos Mori), Jill Maben (OBE del King’s College, Londra), James Barlow (Imperial College, Londra), Liesbeth van Heel (segretario del progetto di riqualificazione del centro medico Erasmus, Paesi Bassi), John Davis (Capo della divisione Life Sciences and Health della Banca europea per gli investimenti, in Lussenburgo), Grazia Cioci (vicedirettore settore europeo Health Care Without Harm, Belgio), Marcin Kautsch (Università di Cracovia, Polonia), Angus Hunter (consigliere delegato Optimat, Regno Unito), Peter Haggarty (Direttore estates and facilities dell’Università di Glasgow in Scozia).

L’EuHPN è una rete che si occupa principalmente di promuovere standard di investimento più efficaci, per la progettazione, manutenzione e gestione del patrimonio immobiliare della sanità, usando la capacità della Rete per stimolare a stare al passo con gli sviluppi più avanzati della cura della salute. Oggi, sotto la guida della presidentessa Simona Agger e del direttore esecutivo Jonatanh Erskine (per il biennio 2015 – 2016), il network sta guardando con grande interesse al Mezzogiorno d’Italia.

“Ricevere quest’invito – dice Verdoliva – è la conferma del fatto che la Campania può essere la culla di molte eccellenze. Del resto, se i maggiori esperti d’Europa ci chiedono “una lezione” su ciò che abbiamo fatto, non possiamo che esserne orgogliosi. L’Ospedale del mare – conclude Verdoliva - è nato come modello innovativo di edilizia sanitaria, come 'nuovo modello di ospedale' ad alto contenuto tecnologico e assistenziale. In futuro altri Paesi europei potranno sfruttare le nostre soluzioni ingegneristiche per realizzare ospedali che mettono il paziente e le sue esigenze al centro di tutto. Ci sono alcuni punti chiave che fanno di quest’ospedale un unicum a livello internazionale: soluzioni avanzate in fatto di protezione sismica, tecnologie elettromedicali mai impiegate prima in Europa, soluzioni di risparmio energetico, integrazione tra logica funzionale e chiarezza di informazione ed estetica dello spazio finalizzata a restituire all’utenza un elevato comfort e un senso di appartenenza ed affidabilità. Questa avventura è stata un’occasione per dimostrare che l’intesa della “squadra” in ordine a strutture e decisioni ha consentito di raggiungere lo straordinario risultato del completamento di un’opera di notevola valore architettonico e funzionale. Ora sta alle varie anime che occuperanno le corsie dell’ospedale dimostrare quanto quest’opera vale in termini di risposta assistenziale alle esigenze dei pazienti”.

La Asl Napoli 1
Intanto Renato Pizzuti (commissario Asl Napoli 1 centro), impegnato a rispettare la consegna più difficile - ossia traghettare le attività di quattro ospedali del centro storico di Napoli nel nuovo ospedale della zona Est riconvertendo in attività distrettuali le corsie di Ascalesi, Loreto Mare, Incurabili e San Gennaro e conservando le sole funzioni di pronto soccorso al Loreto - chiarisce infatti che la nuova struttura sarà successivamente autonoma, con una propria direzione strategica assumendo, nella rete dell’emergenza, il ruolo di ospedale autonomo di alta specializzazione. Nell’ospedale del Mare troveranno posto il dipartimento Emergenza-Accettazione di II livello con il ruolo di Hub nella rete per l’emergenza cardiologica, dell’ictus cerebrale acuto, per il trattamento della calcolosi renouretrale, ed il Centro trauma di Alta specializzazione (Cts) dotato dell’Unità spinale unipolare di riferimento per tutto l'ambito regionale. “Ciò consentirà di accrescere e qualificare ulteriormente la risposta ai bisogni di diagnosi e cura per patologie acute della Regione Campania – spiega Pizzuti – colmando, almeno in parte, alcune attuali lacune e sbilanciamenti della rete dell’emergenza che si registrano, in particolare, nell’area metropolitana di Napoli, contribuendo così al decongestionamento delle strutture di emergenza-urgenza di quest’area.

Opera strategica
Un’opera che non a caso la Regione considera strategica nell’organizzazione della rete regionale. “E’ essenziale – dice il presidente Vincenzo De Luca - che da una politica fatta per la Sanità si passi ad una politica per la Salute ripristinando la dignità, il potere e la libertà di scelta da parte del cittadino-paziente. E’ inoltre opportuno abbandonare le scelte per soddisfare le esigenze interne della sanità ed attivare in concreto quelle per soddisfare reali esigenze di salute dei cittadini”.

Obiettivi, tempi, spese, devono essere programmati e misurati esclusivamente in termini di Salute e la valutazione dei risultati – secondo il governatore - a valle della fissazione di obiettivi numerici, scadenzati nel tempo e misurabili. “L’Ospedale del Mare è un’occasione per un’offerta concreta e qualitativamente all’avanguardia, importante polo ospedaliero, strategico nell'organizzazione della rete regionale, i cui primi effetti potranno essere finalmente apprezzati nel breve periodo, già a partire dal prossimo anno, ed i cui esiti effettivi realmente comprensibili nel medio-lungo periodo”.

Resta sullo sfondo il nodo del personale necessario a far funzionare a pieno regime l’ospedale. Secondo quanto anticipato da Pizzuti si procederà a lotti funzionali con il trasferimento delle funzioni di pronto soccorso solo quando tutti i presidi collaterali saranno trasferiti e funzionamenti”. Con la necessità di alcune centinaia di assunzioni che andranno ad aumentare il quorum fissato per lo sblocco del turn-over su cui, come è ovvio, si attende il ruolo di interfaccia con il ministero e di regista per la programmazione del commissario straordinario di cui si attende la nomina da parte del ministero.
 
Ettore Mautone
 

17 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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