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Cto, entro novembre riapre il pronto soccorso. Al via il reclutamento di 70 unità di personale

Autorizzato il piano straordinario di nuove assunzioni in anticipo rispetto alla definizione delle quote spettanti al presidio ospedaliero dal Piano regionale assunzioni. Il Cto sarà inserito nella rete dell’emergenza anche per la Neuroradiologia interventistica

22 LUG - Cto, la Regione ha autorizzato il piano straordinario di nuove assunzioni in anticipo rispetto alla definizione delle quote spettanti al presidio ospedaliero dal Piano regionale assunzioni. Il via libera avviene in vista dell’apertura del pronto soccorso ortopedico traumatologico (previsto entro novembre). Il Cto sarà inserito nella rete dell’emergenza anche per la Neuroradiologia interventistica (Centro spoke dell‘unità stroke dedicata al trattamento degli Ictus).
 
Nel dettaglio dei concorsi in itinere figurano 6 dirigenti medici di anestesia e rianimazione, 4 dirigenti medici di radiodiagnostica, 2 dirigenti biologici (Patologia clinica), 3 dirigenti medici di Ortopedia e traumatologia, 3 dirigenti medici di Cardiologia, 3 dirigenti medici di Neurochirurgia, 3 dirigenti di neuroradiologia, 12 collaboratori professionali sanitari (infermieri), per guardia del Centro traumatologico zonale, 12 collaboratori professionali sanitari (infermieri) per il complesso operatorio, 6 Tecnici sanitari di radiologia medica, 4 collaboratori professionali sanitari (tecnici di laboratorio biomedico), 12 Oss (Operatori sociosanitari).
 
Il pronto soccorso ortopedico del Cto, secondo le previsioni del Piano ospedaliero, funzionerà  solo con trasferimenti diretti tramite il 118. In realtà l’attivazione h 24, in base alla configurazione organizzativa in via di definizione, consentirà anche accessi diretti dell’utenza al pronto soccorso accettando dunque ogni tipo di urgenza traumatologica. Il presidio ospedaliero dei Colli Aminei che per oltre cinquant'anni ha servito una zona vasta e problematica. Un bacino di utenza esteso da Materdei sino a Chiaiano. La chiusura, annunciata a fine 2010, è stato l’effetto dello scorporo dell'ospedale dall'Asl Napoli 1 e del suo passaggio all'Azienda Monaldi-Cotugno-Cto. Al complesso collinare sono rimasti il reparto di neurochirurgia legato alla Seconda Università, e quelli di ortopedia e riabilitazione che ora torna a nuova vita.
 
Entro fine novembre, dopo cinque anni e mezzo di limbo, rientra in funzione l’emergenza del Centro traumatologico ortopedico dei Colli Aminei chiuso da febbraio del 2011, all’atto del passaggio dell’ospedale dalla Asl Napoli 1 all’Azienda dei Colli di cui oggi fa parte insieme a Cotugno e Monaldi.
 
La Regione, nei giorni scorsi, con un documento ufficiale firmato da Antonio Postiglione, direttore generale dell’Ufficio tutela della Salute dell’assessorato regionale alla Sanità,
ha autorizzato il piano straordinario di nuove assunzioni proposto dal direttore generale dell’azienda dei Colli Antonio Giordano. Semaforo verde scattato in anticipo rispetto ai tempi del Piano regionale per la definizione del fabbisogno di personale di Asl e ospedali attualmente al vaglio critico dei sindacati. Un Piano che, pertanto, potrà diventare operativo non prima di metà agosto. Il via libera al reclutamento di 70 unità di personale (di cui 24 medici) per il Cto, rappresenta dunque un’anticipazione della quota finale di nuovi ingressi (sui 4.951 previsti su scala regionale) che saranno attribuiti al presidio collinare.
Un’accelerazione consentita proprio per bruciare le tappe dei tempi della prevista apertura, entro fine novembre, del nuovo pronto soccorso ortopedico traumatologico.
 
Il Cto, entro fine anno, in base alla nuova mission disegnata per il presidio collinare dal Piano ospedaliero, sarà inoltre inserito nella rete dell’emergenza anche per la Neuroradiologia interventistica (Centro spoke dell‘unità stroke dedicata al trattamento degli Ictus).  Il pronto soccorso ortopedico del Cto, secondo le previsioni del Piano ospedaliero, funzionerà solo con trasferimenti diretti tramite il 118. In realtà l’attivazione h 24, in base alla configurazione organizzativa in via di definizione, consentirà anche accessi diretti dell’utenza al pronto soccorso accettando ogni tipo di urgenza traumatologica.
 
Nella rete regionale dell’emergenza traumatologica sono previsti tre gradini di intensità di cure: si parte dai presidi di Pronto soccorso per traumi (Pst),  dove i pazienti saranno stabilizzati e poi trasferiti nei centri a maggiore specializzazione: Ctz (Centro traumatologico zonale) e Cts (Centro traumatologico di alta specializzazione).
 
Il Cto sarà identificato come Ctz, una struttura assistenziale che il Piano ospedaliero colloca in un ospedale sede di Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) di I livello (in cui siano disponibili la neurochirurgia, la chirurgia maxillo-facciale e la chirurgia plastica) o di II livello, dunque completo per tutte le discipline. A tal fine il Cto sarà funzionalmente collegato con il Cardarelli (a sua volta sede di un Cts) anche con lo scopo di alleggerirne il peso del Cardarelli gravato da un esorbitante numero di accessi annui.
 
In tale mappa il Cto darà una disponibilità 24 ore su 24 delle specialità di Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Medicina d’urgenza e ovviamente Ortopedia. A completamento dei servizi del pronto soccorso dovranno essere garantite una logistica e una dotazione tecnologica appropriate alla gestione delle emergenze-urgenze. A tal fine, al Cto, è già partita la gara per l’acquisizione di una nuova Tac che entrerà in funzione anche prima delle assunzioni di personale programmate. Previsti, infine, un laboratorio d’urgenza e un centro trasfusionale che saranno attivi 24 ore su 24 a supporto dell’attività delle due sale operatorie contigue e multifunzionali, dove poter svolgere interventi di Chirurgia generale d’urgenza e Chirurgia ortopedica più eventuali specialità connesse con il trattamento del traumatizzato (Neurochirurgia).
 
Nella rete delle emergenze traumatologiche ci saranno infine i Centri traumi ad alta specializzazione (Cts) localizzati all’ospedale del Mare (per ora al Cardarelli), al San Sebastiano di Caserta e al Ruggi di Salerno. Oltre alle caratteristiche definite per i Ctz dovranno trattare 24 ore su 24 in modo definitivo qualsiasi tipo di lesione ortopedica e garantire le cure intensive ai pazienti con multitraumi poli-distrettuali. Gli standard per tali centri parlano di non meno di 400-500 casi annui e con una quota di traumi gravi superiore al 60% dell’intera casistica trattata. Numeri che il Cto dei tempi d’oro raggiungeva e superava.
 
 
Ettore Mautone

22 luglio 2016
© Riproduzione riservata

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