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D’Angelo (Cisl Napoli): “Ora sostegno ai medici e stabilità ai precari”

Il segretario provinciale del sindacato interviene all’indomani del dibattito in Aula del Consiglio regionale e delle nomine dei Dg delle Asl. “Condividiamo, con Antonio De Falco, segretario della Cimo, la proposta di istituire una cabina di regia con i dg di Asl ed ospedali, con cui stipulare un Patto per risalire la china dei Lea e qualificare la sanità campana”.

28 LUG - “Il dibattito dell'altro giorno in Assemblea regionale della Campania, ha avuto il merito di rappresentare (dopo anni di assenza di dibattito politico in merito) un sasso gettato nell'acqua stagnante della sanità regionale. Condividiamo, con Antonio De Falco, segretario della Cimo, la proposta rivolta al governatore De Luca di istituire una cabina di regia con i direttori generali di Asl ed ospedali, con cui stipulare un Patto per risalire la china dei Lea e qualificare la sanità campana. Anche la Cisl Medici di Napoli, a differenza di altri, non ritiene assolutamente prioritaria la nomina di un assessore”. Così Roberto D’Angelo, segretario provinciale Cisl Medici area metropolitana di Napoli, interviene con una nota all’indomani del dibattito in Aula del Consiglio regionale e sulla Sanità regionale e dopo le nomine dei direttori generali delle Asl.

Quanto alla nomina di un assessore alla Salute, D’Angelo spiega che “se questa pur importante figura istituzionale dovesse ridursi, come tante volte in passato, ad una semplice sponda per i sindacati lobbisti e per la loro attività a favore di pochi ‘maggiorenti’, è assolutamente da preferire, in una fase d'emergenza come quella attuale, la responsabilità diretta assunta dal governatore" Vincenzo De Luca. "Che - secondo D'Angelo - fino ad oggi, pur non dedicando tempo specifico all'incontro con le forze sociali della sanità campana, si è dimostrato attento e sensibile alle suggestioni che gli venivano presentate, com'è avvenuto anche con la nostra richiesta di riprendere l'impegno a lottare, politica ed operatori insieme, per un indifferibile riequilibrio dei criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale. Impegno questo che, a onor del vero, lo stesso De Luca aveva assunto all'indomani del proprio insediamento”.

Per D’Angelo è quindi “indispensabile chiedere al Governatore di farsi capofila anche di un'altra battaglia, per la dignità dI una particolare categoria di cittadini campani, in questo momento penalizzati ed a rischio di rimetterci anche la salute: sto ovviamente parlando dei Medici e degli altri Operatori sanitari”.

Per quanto riguarda i Medici, il segretario provinciale della Cisl osserva come “la norma europea a cui anche l’Italia deve rispetto pareva poter impedire un loro eccessivo logoramento in ore ed ore di straordinari (per lo più non pagati e comunque, beninteso, effettuato per consentire al Servizio Sanitario di continuare a funzionare): così non è stato ed ecco che in questi giorni li ritroviamo a combattere, a ranghi irrimediabilmente ridotti, con la necessità del riposo estivo da una parte e quelle dei loro pazienti dall’altra. Con il risultato che, nonostante i Medici, nei Pronto Soccorso e negli ospedali, siano sempre di meno e sempre più stanchi, la gente li vedrà comunque, nelle prossime settimane, al loro posto. E tra loro, riconoscerà i giovani medici che, come volontari o con contratti precari di vario tipo, ha incontrato in questi anni mentre "tiravano la carretta" di rinnovo in rinnovo del loro incarico, portando in questo modo avanti l’assistenza sanitaria in Campania”.

“Senza di loro – conclude il sindacalista - il sistema collasserebbe perché i medici si fidano delle parole che De Luca pronunciò un anno fa, quando promise di stabilizzarli tutti, impegnandosi (come non era stato fatto prima) a farlo nonostante il blocco del "turn-over" imposto alla Campania da criteri ingiusti di mera contabilità. I medici campani oggi chiedono al Governatore, in special modo quelli precari, di fare il possibile per dare stabilità e certezze per il futuro per sé e le proprie famiglie e per restituire ai cittadini della Campania quei Livelli essenziali di assistenza dei quali sono stati di fatto privati da anni di politica scellerata e non governo del sanità. È necessario farlo subito, non c'è più tempo”.

28 luglio 2016
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