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Napoli. Al via Campus 3 S, la settimana della prevenzione

Fino a domenica simposi, convegni. Da giovedì sul lungomare migliaia di visite gratuite. L’iniziativa terminerà domenica 16 ottobre con la Prevention race, una maratona che percorrerà il lungomare cittadino.

10 OTT - È iniziata oggi, a Napoli, la settimana della Prevenzione Alpha-Omega, coordinata da Anna Maria Colao, ordinario di Endocrinologia della Federico II. Fino al 12 ottobre si alterneranno oltre duecento tra medici, esperti e scienziati in quaranta tavole rotonde tematiche, simposi, seminari, sessioni pratiche riguardanti tutte le principali specialistiche mediche dall’endrocrinologia alla cardiologia dalla chirurgia plastica alla nefrologia.

Da giovedì 13, poi, tutti sul lungomare con il più grande ospedale da campo con oltre trecento medici attivi per visitare gratuitamente la popolazione napoletana. Il lungomare cittadino, nell’area pedonale dalla Rotonda Diaz, sarà animato da un programma ricchissimo di eventi sportivi e musicali, aree dedicate al food e ai bambini, solidarietà e tanto altro.

Tantissimi anche i testimonial, con artisti e scienziati, imprenditori e sportivi insieme per promuovere la Settimana della prevenzione che terminerà domenica 16 ottobre con la Prevention race, una maratona che percorrerà il lungomare cittadino.

La Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea e i rischi dell’obesità, la fertilità e la sessualità, le terapie per i melanomi, le terapie sostitutive con ormoni tiroidei e ancora la diagnostica del nodulo tiroideo e la European reference network, una rete di riferimento con l’Europa saranno i temi al centro della prima giornata di Alfa Omega che proseguirà martedì 11 affrontando i nuovi orizzonti terapeutici delle neoplasie dell’apparato digerente, della prevenzione delle malattie respiratorie, di ictus cerebrale e tumori neuroendocrini e dell’obiettivo di una Campania senza Epatite C.

Mercoledì la giornata conclusiva di incontri con la rete per le malattie rare, il diabete mellito, la sindrome dell’ovaio policistico, osteoporosi, la chirurgia plastica per affrontare il grasso di pancia e ancora il dolore in neurologia, il cancro mammario e il tumore della prostata per concludersi con l’importanza delle vaccinazioni. Tematiche quanto mai attuali che vedranno un confronto tra alcuni tra i più importanti esperti della materia tra i quali Argenzio, Brescia Morra, Cuomo, Delrio, Di Somma, Izzo, Montesarchio, Pivonello, Isidori, Delfino, De Placido, Montesarchio, Iolascon, Savastano.

“La prevenzione e un corretto stile di vita sono al centro del nostro progetto. Nel corso dei tre giorni di Alfa Omega intendiamo informare, educare e curare mettendo insieme moltissime professionalità e affrontando in maniera multidisciplinare le problematiche di numerose malattie - spiega Annamaria Colao, presidente del Convegno, che è una delle quaranta scienziate italiane più quotate al mondo, una endocrinologa che promuove da anni la prevenzione come principale arma della medicina.

Il Campus tre S
“Salute, sport e solidarietà compongono le tre S del Campus3S che ormai da anni è attivo in tutta la Campania con diramazioni in tutta Italia”, iniziative “che coinvolgono la popolazione con una diffusa azione di prevenzione facendo anche sport e divertendosi”, spiega Tommaso Mandato, presidente di Sportform e organizzatore della manifestazione. Una quarta S guarderà al cibo con Sanalimentazione, un’area dedicata al cibo di qualità che arricchisce le proposte del Campus di quest’anno.
Attenzione al sociale, allo sport e alla salute, dunque attraverso una dinamica che consenta alla popolazione di avvicinarsi alla medicina in maniera meno formale ma altrettanto efficace.
 
Fertilità e anabolizzanti
“Il consumo di anabolizzanti si diffonde sempre di più tra i minorenni, parliamo di ragazzi di 15-16 anni ma ci arriva notizia anche di bambini di 12 anni che stanno cominciando ad assumere sostanze anabolizzanti”. E' questo l'allarme lanciato a Napoli da Luigi Di Luigi, endocrinologo e specialista di medicina sportiva all'Università di Roma Foro Italico, nel corso della tavola rotonda sulla fertilità e sessualità maschile all'apertura della settimana della prevenzione.

“Sui minori - ha spiegato Di Luigi - ci sono già alcune pubblicazioni ma non è facile cercare gli anabolizzanti tra i giovani: sicuramente nelle palestre già dai 15 anni c'è il rischio, al di là degli atleti agonisti, che un ragazzo per questioni sociali, per voler apparire come detta la pubblicità,  possa ricorrere a questi presidi”. Farmaci che sviluppano la muscolatura ma che “in età adolescenziale possono bloccare la crescita dei ragazzi oltre a tutti i danni cardiovascolari, di sviluppo della fertilità, di possibile insorgenza di tumori del fegato”, ricorda Di Luigi, che sottolinea anche come tra i giovanissimi “aumenta anche il rischio derivante dall'associazione tra gli anabolizzanti e l'assunzione di droghe o psicostimolanti”.

E tra i giovanissimi c'è anche grande facilità di accesso agli steroidi: “Questi prodotti - spiega Di Luigi - sono facilmente acquistabili su internet e quindi i ragazzi hanno accesso queste sostanze senza problemi, arricchendo anche la criminalità organizzata, visto che la vendita online di anabolizzanti sta diventando un business sempre più forte per le mafie. Ma anche nelle palestre c'è sempre qualcuno che carpisce il desiderio dei più giovani di avere un'immagine più attraente e vende loro farmaci”.   

 Da Napoli parte anche un appello ai medici di base: “Tutti i medici - afferma Di Luigi - devono vigilare. Se si nota un improvviso sviluppo della muscolatura, un medico che per qualunque  motivo venga in contatto con questo soggetto una domandina su questo argomento deve farla come pure deve fare un controllo per vedere se questi soggetti hanno i testicoli ipotrofici, avvertendo sui rischi che si corrono assumendo anabolizzanti. Se il soggetto è un minore il medico deve subito informare i genitori”.

Il tema è emerso nella prima giornata della settimana della prevenzione, aperta appunto dalla tavola rotonda su “La fertilità e sessualità maschile nel III millennio”.

“Il ruolo del maschio - spiega Rosario Pivonello professore di endocrinologia all'Università Federico II di Napoli - nella società è cambiato e il maschio si è ritrovato ad avere una fragilità a cui non era abituato. Questo incide anche sulla sfera sessuale e i maschi vivono un'ansia, un'insicurezza che si traduce anche in disturbi sessuali come la disfunzione erettile o l'eiaculazione precoce. Importante per gli uomini è parlarne nella coppia, per affrontare insieme il problema, ma anche con uno specialista come l'andrologo e di uno psicosessuologo”.

10 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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