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Piano ospedaliero. L’Agenas accoglie i rilievi della Cimo

Il sindacato dei medici della regione Campania ha redatto un documento per descrivere i nodi emersi dalla loro analisi sul riordino delle degenze. Queste relazioni, ignorate dai commissari Polimeni e D’Amario, ora sono sotto la lente dell’Agenzia nazionale e del Ministero

02 DIC - C’è chi ignora è chi apprezza. E’accaduto alla Cimo della Campania in merito ad un’analisi di alcuni aspetti della sanità regionale. Il sindacato dei medici aveva inviato dei rilievi tecnici sul riordino della rete delle degenze della Campania alla struttura commissariale, nella fase di stesura del Piano (decreto commissariale n. 33 del 17 maggio scorso). Questa documentazione , che era stata sistematicamente ignora è, invece, ora stata accolta dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

“Le osservazioni proposte – ha comunicato in un a nota il direttore generale dell’Agenas Francesco Bevere - per la maggior parte condivisibili, sono state esaminate da questa agenzia e sottoposte alla valutazione del tavolo tecnico misto istituzionale cui è demandata la valutazione del monitoraggio del Piano ospedaliero che è tuttora in corso”.
Il documento della Cimo mette in evidenza numerosi nodi da sciogliere: si va dal mancato confronto tra posti letto di discipline soppresse e nuove, all’assenza di dettagli nella programmazione delle attività delle Case di cura private, fino ad una serie di punti oscuri sull’assistenza neonatale pediatrica e sui punti nascita. “Semplici esempi – ha detto Antonio de Falco, segretario campano della Cimo - che saltano più facilmente all’occhio, pur nella carenza di trasparenti dati forniti come posti letto esistenti, percorso di rideterminazione dei fabbisogni locali per disciplina. In queste condizioni, per evitare possibili gravi conseguenze, ci vorrebbe una grande flessibilità organizzativa ed un monitoraggio continuo sui posti letto attivi e sul loro effettivo utilizzo”.

Pienamente concorde Ermanno Scognamiglio del direttivo Cimo regionale che propone un osservatorio per il monitoraggio almeno trimestrale dei posti letto attivi: “questi dati, poi – ha aggiunto – dovrebbero essere resi disponibili su un’apposita piattaforma informatica, almeno a soggetti selezionati, come aziende sanitarie per comparazione performance, OOSS e istituzioni locali”.
Questi sono solo alcuni dei numerosi aspetti analizzati nel documento redatto dal sindacato dei medici che, intanto, si è mostrato soddisfatto dell’interesse suscitato: “Abbiamo ottenuto dall’Agenas, e dunque sul livello nazionale – ha concluso Antonio de Falco, segretario campano della Cimo (medici ospedalieri) – un’interlocuzione che qui in Campania è completamente mancata nella fase di stesura fosse anche solo per accogliere la segnalazione di errori o incongruenze”.
Il Piano ospedaliero regionale, al vaglio dei ministeri vigilanti, dovrebbe incassare entro questo mese il definitivo via libera.
 

02 dicembre 2016
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