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Vivere ancora. 13 frasi d’autore nel Calendario del Pascale contro il cancro. E Al Santobono arriva la Risonanza Mountain Bike

Nel calendario 2017 del Pascale scrittori e premi Oscar dedicano un pensiero ai malati oncologici. Al Santobono, nella festa del Natale presentato, il nuovo percorso diagnostico a misura di bambino con una Rnm ambientata in uno scenario da bici cross. Il Polo pediatrico campano produce anche un film per spiegare la sordità infantile e la cura con impianti cocleari. IL CALENDARIO

17 DIC - Da Paolo Sorrentino a Franco Di Mare, da Erri De Luca a Peppe Lanzetta, da Valeria Parrella ad Antonella Ossorio, da Peppe Barra a Pietro Treccagnoli, da Antonella Cilento a Stefano Piedimonte, da Francesco Piccolo a Maurizio De Giovanni ad Amalia De Simone. Tredici persone napoletane rappresentative di altrettanti mondi dell’arte e della cultura per tredici mesi dell’anno. Dodici più uno: il mese del Tempo che verrà. Tredici personalità tra scrittori, drammaturghi, giornalisti e premi Oscar che sullo sfondo delle foto suggestive di Napoli, ma anche di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento, di Sergio Siano, hanno dedicato un pensiero ai pazienti dell’Istituto dei tumori di Napoli.
 
Con te voglio vivere ancora: è il titolo del calendario 2017 del Pascale, il cui ricavato verrà devoluto interamente alla ricerca oncologica. Tredici frasi che poi sono 13 inviti a guardare avanti, senza paura. Lo stesso invito che rivolge ai pazienti, nella seconda di copertina, anche il direttore generale dell’isittuto oncologico partenopeo Attilio Bianchi: ”Molti risultati sono stati raggiunti – scrive il manager – in campo oncologico. Per molte forme di cancro la percentuale di guarigione è oggi altissima. Ma non basta. La sfida continua e noi del Pascale siamo in prima linea”. Pensa alla rete oncologica campana Bianchi. Non a caso, a margine delle sue parole, spunta un logo con tante braccia di chirurghi intrecciate e al centro la scritta Istituto Pascale Network.
 
La lotta al cancro è anche questo, una promessa mantenuta e una frase che diventa un messaggio in bottiglia per chi sta combattendo la sua battaglia più dura: “Al riparo dagli sguardi, senza scudo e senza armatura – scrive Stefano Piedimonte, giornalista e scrittore – lottano i migliori guerrieri…”. La lotta torna nei pensieri di Maurizio De Giovanni, il papà dei commissari Ricciardi e Lojacono: “La lotta è vita. Guardarlo in faccia, senza distogliere gli occhi, senza voltargli le spalle, senza mettere la testa sotto il maledetto cuscino…”.
 
La lotta, ma anche il buio, quel buio che diventa luce nelle parole di Antonella Cilento “…perché io sono luce. La paura degli altri non mi appartiene, io sono la gioia. Vivo per me, senza maschere, senza bugie…”. Lo stesso buio di Valeria Parrella “che non si può condividere con nessuno, perché nessuno è come me…”. O il buio che diventa nuovo giorno “…Comprendere ogni singolo momento di un giorno solo , scrive il premio Strega Francesco Piccolo. E’ così che la vita dura più della vita”. Il nuovo giorno che inizia con un germoglio che spunta su un ramo secco perché, parla con la voce di Lucina, la sua mamma Antonella Ossorio “com’è un azzardo giurare per sempre è peccato di superbia affermare mai più”.
 
E non poteva mancare la speranza nelle frasi dei 13 scrittori: “Siamo rimasti io e lei. Io e la speranza – scrive il giornalista scrittore conduttore televisivo, Franco Di Mare - Scava scava, alla fine tutti hanno un luogo dove tornare. E dopo averti fatto compagnia per ore tutti riaprono casa per ritrovare un approdo…”. La speranza che tutti abbiano le stesse possibilità di curarsi e che la ricerca progredisca sempre libera, che i nostri scienziati possano tornare a fare grande il nostro paese…”, come scrive la giornalista di inchiesta, nominata un mese fa dal Presidente Mattarella, Cavaliere del Lavoro, Amalia De Simone.
 
La speranza di un ospedale che “è un porto di partenza dove la cura è la navigazione dentro se stessi e anche se accompagnato, ognuno è solo all’imbarco. Che siano prosperi il mare, il vento e la fortuna”, scrive Erri De Luca. La speranza che “l’unico Cancro che non fa male è tra le stelle dello zodiaco – come racconta il giornalista scrittore Pietro Treccagnoli – Tutti gli altri non brillano nel cielo e solo la scienza e l’amore possono spegnerli per sempre”. Ridi ridi ridi fino a farti venire il mal di pancia, invita a fare Peppe Barra “se è vero che la chimica del sangue può cambiare a seconda del ruolo che reciti… e allora: lascia che il bambino che è in te esca e sperimenti amore e umorismo… non avere paura di fare un passo avanti, ascolta il tuo corpo…”. E ancora la speranza, raccontata con gli occhi del premio Oscar, Paolo Sorrentino “Nessun fantasma. Solo panni bianchi stesi e asciutti e il mare a tutto spiano”.
 
La speranza connota anche quel tredicesimo mese, il mese del tempo che verrà, della vita che continua, dopo il cancro, oltre il cancro. Il drammaturgo Peppe Lanzetta vorrebbe essere “un calendario dei prossimi cinque anni. E sfogliarlo con voi per dirvi: ehi….avete visto? Ce l’avete fatta!”.
 
Il Santobono a misura di bambino
Dopo la Tac Capitan Nemo al Santobono arriva la sala della Risonanza magnetica rappresentata da una pista da Mountain Bike corredata di castori, colline e prati fioriti. L’associazione sportiva “Carbonari Bikers”, ha regalato ai bambini che devono sottoporsi alla Risonanza magnetica presso il polo pediatrico partenopeo un’ambientazione che ricorda l’emozionante esperienza di una escursione in bici da cross all’aria aperta.
 
“Fin dalla porta di ingresso – spiega il manager dell’ospedale Anna Maria Minicucci - il bimbo viene accolto in un mondo fantastico che gli permette per un attimo di distrarsi dall’esperienza sanitaria cui è sottoposto. Al termine dell’esame, inoltre, al bambino verrà consegnato un certificato di “Campione di Mountain bike per i meriti conseguiti sulla pista del Santobono di Napoli”. L’intera iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi presso la struttura del Palabimbo, annessa all’ospedale Santobono in via Mario Fiore 6 durante la festa “Sentire il Natale” organizzata dal Gruppo impianti cocleari, frutto della collaborazione tra l’Unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia protesica della Sordità infantile, diretta da Antonio della Volpe e l’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria diretta da Nicola Mansi.
 
Il servizio di Chirurgia protesica della sordità infantile è centro di riferimento regionale per gli impianti cocleari pediatrici e, forte dell’esperienza di oltre mille “orecchi bionici” impiantati, si qualifica come la struttura pediatrica italiana con maggiore esperienza in questo ambito. E proprio la chirurgia della sordità del Santobono è stata protagonista di un film patrocinato dall’Unicef proiettato al Cinema America Hall di Napoli, alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Mgistris e del direttore generale del Santobono-Pausilipon.
 
“Dentro il silenzio”, questo il titolo della pellicola, è un film che racconta quale dramma familiare possa essere la sordità di un bimbo per una famiglia. La pellicola è nata da un’idea di Antonio della Volpe, responsabile dell’Unità di Chirurgia protesica della Sordità del Santobono, e di Lucio Allegretti, direttore della società di produzione cinematografica Aquila Film. Il film racconta la storia di due gemelli che a 3 anni perdono l’udito e, a causa di questa condizione, l’intera famiglia precipita nel caos; il ricorso all’impianto di un orecchio bionico presso il Santobono garantirà ai due bambini una crescita normale e alla famiglia un ritorno alla serenità.
 
“La sordità infantile oltre a rappresentare un grave handicap per il bambino, può diventare un vero terremoto per l’intera famiglia – dice Della Volpe - nella pellicola si racconta di questo e si narra come, grazie all’impianto di un orecchio bionico, i bambini escano fuori dal silenzio e la famiglia lentamente torni alla normalità”. Il film Dentro il Silenzio è stato scritto e diretto da Pino Sondelli e ha avuto il patrocinio dell’Unicef, del Comune di Napoli e del’azienda Santobono-Pausilipon. 
 
Ettore Mautone 

17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

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