Ospedale Nola. Lo Smi difende i medici e chiede il "licenziamento" del Governatore De Luca
Dura reazione del Sindacato dei Medici Italiani (Smi) dopo la sospensione del direttore sanitario e dei responsabili del pronto Soccorso di Nola. Per i camici bianchi con i tagli si smantella la sanità e poi vengono chieste le teste dei medici che sono costretti a lavorare in condizioni disastrose. Piuttosto che loro, a dover essere "licenziato" sarebbe il Governatore
10 GEN - Dura reazione del Sindacato dei Medici Italiani (Smi) dopo la sospensione del direttore sanitario e dei responsabili del pronto Soccorso di Nola.
"Questa situazione è grottesca - afferma
Andrea Dominijanni, responsabile nazionale della dirigenza medica dello Smi-. Con i tagli smantellano la sanità e poi chiedono la testa dei medici che sono costretti a lavorare in condizioni disastrose. Ecco un esempio evidente di scaricabarile, il primo responsabile della situazione sanitaria campana è il Governatore nonché commissario in pectore,
Vincenzo De Luca (ma non il solo, perché la storia viene da lontano). Fuori la malapolitica dalla sanità pubblica, servono risorse e riorganizzazione dei servizi, più personale e più managerialità, non piani di rientro e sospensioni sacrificali di medici che operano con grande spirito di servizio. Se mancano i posti letto, se la situazione strutturale è precaria, alla prima epidemia di influenza o ondata di maltempo salta tutto. Ora basta, rispediamo al mittente le minacce ai medici, che si "licenzi" il Governatore,
De Luca".
Lorenzo Proia
10 gennaio 2017
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