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Campania. Edilizia ospedaliera, arrivano i fondi per piano ospedaliero e territoriale. Prima tranche di 180 milioni

Dai ministeri della Salute ed Economia arrivano i fondi per aprire i cantieri. Nel piatto, in questa prima fase, ci sono circa 180 milioni ma la provvista è destinata a salire con una seconda tranche entro il 2017 che vale altri 212 mln. In totale 382 mln (363 statali e 19 regionali). Entro il 2018 il saldo di altri 865 mln per un totale di 1,18 miliardi dallo Stato cui si aggiungono 62 milioni di fondi regionali vincolati e 29 provenienti da altre fonti

21 FEB - Edilizia ospedaliera: arrivano i fondi per i lavori di ristrutturazione e adeguamento edilizio della rete ospedaliera e territoriale pubblica in Campania. Nel piatto ci sono 391 milioni destinati alle priorità per attuare il Piano ospedaliero, il riordino del territorio decretati nel 2016 dai Commissari ad acta Jospeh Polimeni e Claudio d’Amario.

Di questa posta finanziaria sono subito disponibili, per progetti immediatamente cantierabili, circa 180 milioni di euro.

Le risorse sono assegnate alla Regione Campania sulla base del riparti effettuati nel tempo dalle delibere Cipe a valere sull’articolo 20 della legge 67 del 1988 e in base alle revoche e risorse impegnate negli anni dalla Regione in specifici accordi di programmi. La Campania sconta gravi ritardi su questo fronte. Su 1,7 miliardi circa attribuiti alla Campania come fetta dalla torta nazionale di questi finanziamenti ammontante a 15,2 miliardi di euro la regione ne ha spesi, fino al 2016, solo un terzo, 535 milioni e dunque ne residuano da utilizzare complessivamente €1.248.694.975,47 di cui € 1.186.260.226,70 a carico dello Stato e € 62.434.748,77 a carico della Regione. Ad esse occorre aggiungere € 8.292.868,68 di cofinanziamento delle aziende sanitarie, per l’importo complessivo di euro 1.256.987.844,15). La percentuale di risorse sottoscritte in accordi di programma sulle risorse destinate è del 30,1%, la più bassa nel paese dopo quella del Molise (21,46%).

Il 16 maggio del 2016, Il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero Economia e Finanze, ha comunicato alla Regione Campania che la disponibilità finanziaria per la copertura del nuovo Accordo di Programma, per il primo stralcio, ammonta ad € 162.207.454,99, cui bisogna aggiungere il 5% a carico della Regione Campania, pari ad € 8.537.234,47, e il cofinanziamento di € 8.292.868,68 delle Aziende sanitarie e della Seconda Università di Napoli, per un complessivo di € 179.037.558,14.
 
Alle priorità definite dal riordino ospedaliero previsto dal decreto 33 del 17 maggio del 2016 sono destinati complessivamente € 391.128.495,29 che viene suddiviso in due stralci: il primo per l’importo complessivo di € 179.037.558,14, di cui € 162.207.454,99 a carico dello Stato, € 8.537.234,47 a carico della Regione, € 8.292.868,68 di cofinanziamento aziendale e il secondo per complessivi € 212.090.937,15, di cui € 201.486.390,29 a carico dello Stato, € 10.604.546,86 a carico della Regione.
 
La residua cifra disponibile, ammontante a complessivi € 865.859.348,86, di cui € 822.566.381,42 a carico dello Stato ed € 43.292.967,44 a carico della Regione, sarà utilizzata per i futuri accordi di programma sulla base delle linee programmatiche tracciate dal presente documento, come di seguito dettagliato.

Il primo stralcio individua le priorità della programmazione regionale e prevede il finanziamento di 49 interventi. Tali interventi hanno carattere prioritario sia perché affrontano gli aspetti di criticità massima del sistema (antincendio, messa a norma, adeguamento, completamento, ristrutturazione), sia perché si pongono come attività di carattere strategico per lo sviluppo della successiva programmazione, anche in relazione alla normativa nazionale del D.M. 70 del 2015. Il primo stralcio si concentra principalmente sull’adeguamento del patrimonio immobiliare sanitario regionale ai requisiti di sicurezza, strutturali e tecnologici, previsti dalle normative nazionali e regionali. Previsto anche il potenziamento e adeguamento della rete territoriale. Al fine di individuare gli interventi prioritari, l’ufficio competente della regione Campania ha tenuto una serie di incontri con le Direzioni delle Aziende sanitarie regionali. Più specificamente, il programma, è articolato per macro aree:

Macro-Area delle province di Avellino e Benevento
Le due Asl di Avellino e Benevento sono contigue e sono associate in una Macro-Area per un numero complessivo di 713.977 abitanti. Il nodo da sciogliere è l’eccesso di offerta di posti letto rispetto al fabbisogno che il piano tende a riequilibrare. Vengono, pertanto, individuati interventi di potenziamento della rete territoriale e di messa a norma di presidi ospedalieri. In dettaglio, si prevede:
- il potenziamento dell’offerta territoriale, con la riconversione dei presidi di Bisaccia in Ospedale di Comunità, il completamento dell’Hospice di Cerreto Sannita;
- la messa a norma del Presidio di Ariano Irpino, del PO di Sant’Angelo dei Lombardi e del PO di Solofra;
- l’aggiornamento del parco tecnologico per l’AO di Benevento;

Macro-Area della provincia di Caserta
L’area della provincia di Caserta è dotata di soli 2,61 posti letto per 1000 abitanti. Ciò determina inevitabilmente grandi ricadute sulla mobilità sanitaria, la più elevata in Campania, e grosse criticità nei presidi della rete. Il Piano Ospedaliero, allo scopo di colmare questa rilevante carenza, prevede un incremento sostanziale di posti letto e di discipline a rinforzo dell’attività pubblica.
Con l’attuazione degli interventi del primo stralcio del programma si prevede:
- la messa a norma, con incremento di posti letto, del Po di Maddaloni, del Po di Aversa e del PO di San Felice a Cancello (stabilimento annesso al Po di Maddaloni);
- la messa a norma dell’Ao di Caserta;
- il potenziamento dell’offerta territoriale, con la riconversione dell’Ospedale di Capua in Ospedale di comunità.

Macro-Area della Asl Napoli 1 Centro
La città di Napoli ospita, oltre ai presidi dell’Asl Napoli 1 Centro, anche:
- 2 Aou: l’Aou Federico II e la Sun;
- 3 Ao: l’Ao Santobono-Pausillipon (esclusivamente pediatrica), l’Aorn Cardarelli, l’Aorn Dei Colli (con i presidi Monaldi, Cotugno, Cto);
- l’Irccs “Pascale”.

Con l’attuazione degli interventi del primo stralcio del programma si prevede:
- la messa a norma del Po San Paolo, del Po San Giovanni Bosco, del Po Loreto Nuovo, del PO Pellegrini, del PO Incurabili, del PO San Gennaro, del PO Capilupi, dell’Aorn Dei Colli, dell’Aorn Santobono- Pausilipon, dell’Irccs Pascale, dell’Aou Federico II e dell’Aorn Cardarelli;
- il potenziamento dell’offerta territoriale, con la riconversione e l’adeguamento del:
    - Presidio Ascalesi quale struttura sanitaria intermedia ospedale- territorio;
    - Presidio Annunziata con la realizzazione di un nuovo modello di integrazione ospedale territorio nell’area pediatrica, anche attraverso una Uccp Pediatrica;
    - Presidio sanitario polifunzionale Elena D’Aosta.

Macroarea della Asl Napoli 2 Nord
La Macro-Area della Asl Na 2 Nord ha un bacino di abitanti di oltre un milione di abitanti con un’offerta ospedaliera carente e poco razionale. Il patrimonio edilizio ospedaliero in generale è insufficiente, frammentato e vetusto. Mancano strutture rilevanti, in grado di essere classificate come Dea di II livello. In parte svolgono funzione vicariante in tal senso le strutture di Napoli 1.
Con l’attuazione degli interventi del primo stralcio del programma si prevede:
- la messa a norma, con incremento di posti letto, del Po di Pozzuoli, del Po di Giugliano, e del Po di Ischia.
- il potenziamento dell’offerta territoriale, con la riconversione del Presidio di Procida in ospedale di Comunità e Centro di primo intervento.

Macro-Area della Asl Napoli 3 Sud
Nell’area di Napoli, il patrimonio edilizio della ASL Napoli 3 sud evidenzia una carenza di strutture nell’area dell’emergenza/urgenza. Ulteriore complessità è rappresentata dalle forti criticità di viabilità esistenti in penisola sorrentina, dove insiste anche un rilevante flusso turistico.
Con l’attuazione degli interventi del primo stralcio del programma si prevede la messa a norma del Po di Nola, del Po di Boscotrcase, del Po di Torre del Greco con incremento di posti letto.

Macro-Area della provincia di Salerno
L’area della provincia di Salerno conta 1.105.485 abitanti, a cui corrisponde secondo standard una dotazione di 3.877 posti letto. Nella provincia, tra pubblico e privato, sono programmati 3.800 posti letto.
Con l’attuazione degli interventi del primo stralcio del programma si prevede:
- la ristrutturazione e messa a norma del Blocco operatorio, della centrale di sterilizzazione, della rianimazione dell’Aou Ruggi, il miglioramento dei flussi di accesso ospedalieri;
- interventi per la messa a norma dei Presidi di Oliveto Citra, Vallo della Lucania, Nocera Inferiore, Battipaglia e Eboli;
- il potenziamento dell’offerta territoriale, con la realizzazione di un Ospedale di Comunità nel presidio di Roccadaspide.

Nel primo stralcio, è previsto il cofinanziamento aziendale per 4 interventi: l’adeguamento del presidio di Solofra (€ 285.388,68), di Sant’Angelo dei Lombardi (€ 2,15milioni), e di Ariano Irpino (€ 1.857.480,00), nella Asl di Avellino, e per l’Aou Federico II per 4 milioni.

Ettore Mautone

21 febbraio 2017
© Riproduzione riservata

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