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Carenza medici tamponata con la peggiore assistenza territoriale possibile

15 MAR - Gentile direttore,
la graduatoria regionale della Medicina Generale campana è una graduatoria inquinata da tanti Colleghi che già hanno un’occupazione stabile, la maggior parte dei quali sono ultracinquantenni, per ovvi motivi.
 
FIMMG Napoli sta effettuando lo studio della graduatoria per eviscerare il vero numero di Medici di Medicina Generale precari. Studio coordinato dal segretario provinciale Luigi Sparano, con cui il sottoscritto sta collaborando.
 
Chi sono i Medici di Medicina Generale precari? Sono quei medici con il titolo di formazione specifica in Medicina Generale, in attesa di convenzione. Tali medici hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni circa. Tali medici vivono, esercitando la professione da sostituiti, sia in Continuità Assistenziale, che negli studi dei Medici di Famiglia titolari. 
 
Vi sono medici, come il sottoscritto, che sono emigrati nelle regioni del Nord, dove già c’e una forte carenza di Medici di Medicina Generale, per acquisire la convenzione e poi, dopo 3/4 anni circa, trasferirsi nella terra nativa.
 
Le criticità di tutto il sistema sono molteplici. Cerchiamo di analizzarle, punto per punto.
 
Gli incarichi provvisori  di sostituzione in Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale possono essere ricoperti da qualsisasi Medico, con o senza titolo in Medicina Generale. Il contratto nazionale dice chiaramente che bisogna dare priorità a chi ha conseguito il titolo, e che i medici senza il quale possono essere incaricati solo in carenza di Medici con il diploma. Dove nasce il problema? Purtroppo le aziende sanitarie locali, spesso, incaricano i Medici non rispettando le direttive del contratto su citate, adottando criteri soggettivi che fanno pensare ad un clientelismo che favorisce “chi conosce chi”. Tali criteri soggettivi sono, purtroppo, sostenuti da rappresentanti di Categoria di alcune sigle sindacali, come si può evincere da dichiarazioni a mezzo stampa, e non.
Ciò va ad influire sulla qualità delle Cure Primarie ai Cittadini, poiché questi ultimi vengono assistiti da medici che non hanno diritto di essere iscritti in graduatoria regionale, poiché sono medici senza titoli e competenze.
 
Essendo stato segretario regionale FIMMG Giovani Campania, ricevo tutt’oggi decine di segnalazioni quotidiane da parte di Colleghi che subiscono torti e ingiustizie da parte delle ASL. Proprio la scorsa settimana una collega della provincia di Caserta mi ha segnalato di non essere stata mai incaricata nel suo comune di residenza, nonostante sia un Medico di Medicina Generale titolato, e che il responsabile della Continuità Assistenziale le ha dichiarato che in quel presidio devono lavorare tutti, specializzandi universitari compresi, quando l’ACN, l’AIR Campania e direttive regionali siano molto chiare in merito: vanno incaricati, anche provvisoriamente, i Medici che hanno conseguito il titolo di Formazione Specifica in Medicina Generale! Solo costoro sono i Medici che hanno avuto una formazione ad hoc per esercitare le Cure Primarie sul territorio. I medici senza titolo, non essendo iscritti in graduatoria regionale, possono essere incaricati solo in subordine, quando non c’e disponibilità da parte dei Medici iscritti in graduatoria; cosa rara nelle province campane. Invece, spesso, succede l’esatto contrario.

Detto ciò, si deduce che le criticità sono dovute a gestioni allegre da parte delle aziende, con rappresentanti sindacali locali, che sanno e fingono di non sapere.
 
Sui trasferimenti di Medici già convenzionati vi è un altro tipo di problema. Che spesso la graduatoria di trasferimento sono inquinate da medici, quasi sempre ultracinquantacinquenni, che si spostano da una provincia all’altra della Campania poiché non riescono ad acquisire pazienti e sperano di avere maggior “fortuna” altrove, oppure perché vogliono sfruttare la professione per avere ruoli politici nei comuni di origine. Tale meccanismo compromette il trasferimento di Medici da altre regioni, i quali sono costretti a dover attendere ulteriori anni per poter ritornare in Campania.

Forse sarebbe meglio avere una graduatoria separata per i Medici che chiedono trasferimento da altra regione? E avere una ripartizione di posti del 50%, sia per l’Assistenza Primaria, che per la Continuità Assistenziale? Altrimenti i Cittadini campani continueranno ad essere assistiti da medici non titolati e, quindi, poco competenti in Medicina Generale, poiché quelli titolati saranno sempre costretti ad esercitare altrove, pur essendo stati formati sul territorio campano.
 
Medici che migliorano la loro professionalità giorno, dopo giorno, ma costretti a lavorare lontano dalla propria terra e dai loro concittadini; eppure il fondamento della Medicina Generale è il rapporto di fiducia medico-paziente che si fonda anche sulla conoscenza diretta tra il professionista e il cittadino. In più questo sistema fa in modo che i Medici campani in esercizio siano sempre medici meno giovani, a differenza delle altre regioni d’Italia.

In pratica in Campania si è instaurato un circolo vizioso dove i Medici titolari sono sempre anziani. E la maggior età può sicuramente avere come vantaggio, maggior esperienza, ma bisogna considerare anche che un professionista giovane ha più entusiansmo, voglia di migliorare e maggior voglia di fare, che in sanità si traduce in miglior Assistenza con conseguente risparmio sulla spesa sanitaria pubblica.
 
Ultima criticità, ma non meno importante,anzi, è quella da cui scaturiscono tutte le altre, è che la Regione Campania non pubblica gli ambiti carenti di Assistenza Primaria e le ore carenti di Continuità Assistenziale due volte l’anno, come invece fanno le altre regioni d’Italia, violando da anni l’Accordo Collettivo Nazionale! Perché la Regione Campania può violare l’ACN?
 
Eppure si annuncia una carenza di Medici di Medicina Generale sul territorio! L’Istituzione, quindi, si sta assumendo la responsabilità di lasciare i Cittadini senza il proprio medico? Se non vengono pubblicate le Carenze, come si può fare in modo da colmare il buco assistenziale? Con medici senza titolo? Senza la formazione? Senza le competenze e l’esperienza maturata sul campo, da titolare, in altre regioni? La Regione Campania vuole una Medicina Generale fatta da medici incompetenti in Cure Primarie e senza una anzianità di servizio effettiva maturata? Quindi la regione Campania è la peggiore regione d’Italia per la Mecina Generale? E chi paga tutto ciò? I contribuenti? Contribuenti che hanno la peggiore Assistenziale Territoriale possibile?
 
Da tale analisi si evince che il vero problema della Medicina Generale in Campania è il mancato rispetto delle normative. E sarebbe ora di individuare i responsabili e cacciarli via dalle Istituzioni.

Dott. Salvatore Caiazza
Medico di Medicina Generale
Già Segretario Regionale FIMMG Giovani Campania


15 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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