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Campania. Oltre al commissariamento è battaglia 5S-De Luca anche sul Piano per l’edilizia sanitaria

In attesa di sapere l’esito del Tavolo di verifica sul Piano di rientro e che si dipani la lotta sul commissariamento tra Regione e M5S scoppia anche la battaglia sul Piano per l'edilizia sanitaria. Ciarambino: “Il piano non esiste, fu bocciato dal Ministero”. La replica dell’assessore Cinque: “Ennesimo atto di falsificazione dei fatti”

11 APR - Mentre oggi a Roma, alle 17, si è aperto il tavolo di confronto tra Regione e ministeri affiancanti la Campania per il Piano di rientro dal debito risuona a distanza la guerra combattuta a colpi di comunicati stampa tra il Movimento 5 Stelle campano e la Regione Campania. Ad attaccare a testa bassa e senza esclusione di colpi - in una diatriba di principio che chiede la testa di De Luca come Commissario - è la Consigliera Valeria Ciarambino che punta il dito sul piano di edilizia sanitaria. La Campania ha diritto, già da un anno, all’incasso di 1,3 miliardi di euro a valere sulla terza tranche dei vecchi fondi recuperati dall’articolo 20 della Finanziaria del lontano 1988.

“Il piano di edilizia ospedaliera non esiste - sostiene l’esponente pentastellata. Fu bocciato dal ministero perché incompleto e privo di studi di fattibilità” e cita due date riportate sulla sommità di atti pubblici. Aprile 2018, quando il tavolo del ministero per la Salute boccia - secondo la ricostruzione di Ciarambino - senza appello il decreto 35 presentato da De Luca”.

Un piano di edilizia ospedaliera da un miliardo e 80 milioni di euro di quota statale a cui va aggiunto il 5% di quota regionale in cui sono compresi i 17,8 milioni di euro per gli Incurabili. “Un programma rispedito al mittente perché incompleto e sprovvisto del supporto di studi di fattibilità di cui - rimarca Ciarambino - non c’è traccia sul Burc”. Poi l’esponente grillina cita dicembre 2018, quando con il decreto 100 vengono riproposte le stesse richieste, ma in data  antecedente a quella del Piano ospedaliero”.

Questione di date, di carte incomplete ma anche di tempi: La richiesta di ammissione a finanziamento da parte della Regione va infatti presentata Al Ministero della Salute entro 30 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di programma che data febbraio del 2018. Una corsa a fare presto e con uffici tecnici delle Asl ridotti all’osso che non ha giovato alla Regione.

La criticità che è emersa in corso d’istruttoria è relativa all’impossibilità, da parte delle aziende sanitarie, di predisporre progetti di ristrutturazione di ospedali in mancanza degli esiti delle verifiche di vulnerabilità sismiche. La mancanza di informazioni sullo stato delle strutture dei nosocomi, e, pertanto, l’impossibilità di predisporre progetti che definissero gli interventi da realizzare, ha indotto la Regione a stralciare dalla proposta di Accordo di programma gli interventi di ristrutturazione sugli ospedali che necessitavano di tale preistruttoria. Ne è seguita una lunga attività istruttoria a latere degli incontri per l’istruttoria degli interventi da finanziare nel Nuovo Accordo di programma, con una nuova ricognizione del fabbisogno di verifiche di vulnerabilità sismiche e, in collaborazione con la centrale di committenza Soresa, si è predisposto un apposito capitolato.

Un piano di un anno fa in cui con un investimento da 17,8 milioni, esiste una scheda  per il consolidamento strutturale degli Incurabili. “Un Piano che semplicemente non esiste perché bocciato a causa dell’incapacità della sua amministrazione» tuona Ciarambino - i cittadini della Campania devono sapere  che in quasi 4 anni di governo regionale, a fronte di una disponibilità di un miliardo e 700 milioni per ammodernare gli ospedali previsti dal piano straordinario di edilizia ospedaliera, sono stati spesi appena 500 milioni. Cifre certificate dalla Corte dei Conti. In pratica De Luca non è stato capace neppure di spendere soldi già disponibili”.
 
In effetti fondi come visto disponibili al ministero ma mai erogati per ragioni, tecniche, burocratiche ma anche politiche. A dirlo è Ettore Cinque ex sub commissario di governo per la sanità regionale in Campania e ora assessore regionale al Bilancio della giunta guidata da De Luca. “Mentre siamo al tavolo del Ministero a discutere anche del piano di edilizia sanitaria bloccato da un anno dal Ministero della Salute - avverte Cinque - e mentre lo stesso tavolo certifica le corrette procedure messe in atto dalla Regione Campania, esponenti dei Cinquestelle si fanno promotori dell'ennesimo atto di falsificazione dei fatti. Il Piano di edilizia sanitaria che prevede tra l'altro lo stanziamento di 17 milioni per l'ospedale Incurabili, è stato presentato un anno fa, il 24 aprile 2018. Alla presentazione del Piano nessuno studio di fattibilità era richiesto, non lo prevedeva la normativa. Dopo tre mesi senza risposta, a luglio 2018 il Ministero chiese di verificare i progetti di fattibilità dei 64 interventi discostandosi anche da quanto fatto in occasione del precedente accordo di programma sottoscritto a febbraio 2018. Nonostante i ritardi del ministero delle risposte la presentazione dei 64 progetti ha avuto luogo nel mese di settembre e ha dato l'avvio a una nuova istruttoria che si è conclusa alla fine del 2018 alla presenza degli stessi progettisti delle Asl recatisi a Roma”.

“La proposta di accordo – spiega ancora Cinque - è passata all'esame del Nucleo di Valutazione degli investimenti pubblici con un incontro che ha avuto luogo solo il 4 aprile scorso e si è ancora in attesa del responso. Il Burc non c'entra niente, visto che il Ministero ha continuato a chiedere ulteriori atti istruttori. Il Piano ospedaliero non c'entra niente. La programmazione degli investimenti è stata fatta di pari passo con la programmazione sanitaria recepita puntualmente nel Piano ospedaliero, tant'è che il Ministero della Salute ha attestato la coerenza del piano degli investimenti con il piano ospedaliero. Continuare a qualificare con tali ricostruzioni false quanto sta accadendo di fonte alla gravità della situazione edilizia in Campania è semplicemente un danno per tutti i cittadini campani”.

Ettore Mautone

11 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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