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Veterinaria. In Campania arriva il 118 per gli animali feriti. Al via il riordino del settore

Un numero verde regionale 800-178.40 per per allertare i soccorsi nel caso di cani o un gatti feriti in strada, per segnalare un animale selvatico in difficoltà, ma anche per indicare gli estremi di maltrattamenti animali e segnalare animali abbandonati abbandonati, vaganti e non feriti ma in pericolo. L’applicazione del servizio, previsto dalla Legge Regionale n°3/2019, partirà in via sperimentale attivando le attività di competenza dell’ASL Napoli 1 Centro per il territorio della città di Napoli.

12 FEB - Pronto soccorso per animali senza padrone: al via il numero verde regionale 800-178.400 collegato con i servizi veterinari dell’Asl Na 1. Il numero unico diventa un riferimento nel caso di incidenti con la presenza di animali, per allertare i soccorsi nel caso di cani o un gatti feriti in strada, per segnalare un animale selvatico in difficoltà, ma anche per indicare gli estremi di maltrattamenti animali e segnalare animali abbandonati abbandonati, vaganti e non feriti ma in pericolo.

Alla presentazione del nuovo servizio oggi, presso la sede della Asl Napoli 1 al Frullone sono intervenuti i veterinari della Asl e dell'Ateneo Federico II, il manager della Asl Ciro Verdoliva e il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Nell'occasione i medici veterinari del Centro recupero animali selvatici della Federico II hanno reintrodotto in natura due giovani esemplari di rapaci. Una Poiana (Buteo buteo) che dal 3 gennaio del 2019 era ricoverata nel presidio ospedaliero veterinario del Frullone della Asl per una frattura all’ala dx conseguente a ferite da arma da fuoco. L’altro è un giovane esemplare di Gheppio (Falco tinnunculus), ricoverato a dicembre scorso per un grave trauma cranico da impatto. Dopo un impegnativo percorso di riabilitazione i due esemplari sono stati restituiti alla natura nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli.

Il numero verde regionale per il soccorso agli animali selvatici o randagi o comunque senza padrone è previsto previsto dalla Legge regionale 3 del 2019 nell’ambito delle misure volte a promuovere  a tutelare il rispetto e il benessere degli animali di affezione e prevenire il randagio.

Nella presentazione di ieri il manager della Asl Ciro Verdoliva insieme al presidente dalla Regione Vincenzo De Luca ha illustrato la centrale operativa di soccorso veterinario presidiata da operatori e veterinari che presiedono giorno e notte al funzionamento del sistema di risposta e coordinamento. “Il numero verde - spiega Verdoliva - serve per segnalare la presenza di cani e gatti  vaganti feriti sul territorio regionale. Le segnalazioni sono recepite dalla sede della Asl Napoli 1 e trasmesse al veterinario reperibile nella Asl competente per territorio che attiva le procedure previste dalla legge".

LA REGIA
La Asl Na 1 Centro assume dunque un ruolo centrale a livello regionale, attraverso l’Area di Sanità pubblica veterinaria e quale Polo didattico integrato, competente nelle attività di soccorso, assistenza, formazione, banca dati. Al frullane, presso l'ospedale veterinario, trova posto anche la sede operativa anche del  Criuv (Centro di riferimento regionale per l’Igiene urbana veterinaria). Per tale motivo l’applicazione della Legge Regionale n°3/2019 partirà in via sperimentale attivando - dall’inizio dell’anno oramai alle porte - le attività di competenza dell’ASL Napoli 1 Centro per il territorio della città di Napoli.

LA LEGGE
La legge n. 3 dell'aprile  del 2019 ha rivisitato, prevalentemente, gli aspetti concernenti le competenze e le attività dei Comuni e delle Asl in materia di prevenzione e gestione del randagismo e di tutela del benessere dei cani randagi e dei gatti liberi, definendo anche le responsabilità dei proprietari e detentori degli animali anche a scopo di commercio, i requisiti tecnico-strutturali dei canili municipali e privati, nonché l’aggiornamento delle sanzioni. Attività e strutture sanitarie che rientrano a pieno titolo nel computo dei Lea (Livelli essenziali di assistenza). La Campania è partita praticamente da zero su questo fronte riorganizzando in tre anni tutto il settore.

PREVENZIONE
Prevenzione e controllo della popolazione degli animali d’affezione, contenimento delle nascite attraverso la sterilizzazione chirurgica dei randagi, pronto soccorso e assistenza medica e chirurgica di I e II livello in regime di ricovero ospedaliero anche per animali senza padrone, e poi anagrafe informatizzata degli animali d’affezione informatizzazione delle banche dati nazionali e regionali, come pure le attività di prevenzione dell’abbandono degli animali e si informazione per l’adozione consapevole le principali attività disciplinate dalla legge. Previste del dettato normativo anche necroscopie a fini epidemiologici sulle spoglie degli animali d’affezione di proprietà o raccolti da suolo pubblico, l'identificazione delle cause di morte, un registro tumori per studi epidemiologici da correlare con determinanti ambientali. A tal fine è sancito sancito l’obbligo dell’interscambio  di dati tra Registro Tumori umano ed animale.

ANAGRAFE
Diventa un obbligo anche la registrazione dei cane con microchip e di nuova introduzione è l’obbligo di identificazione con microchip, a cura delle Asl, dei gatti appartenenti alle colonie feline censite con la contestuale registrazione nella Banca dati regionale

L'ASSISTENZA
Le prestazioni sanitarie di II livello, ove necessario possono essere erogate attraverso il ricorso all’Ospedale veterinario della Asl Napoli 1 del Frullone gestito dai veterinari della Asl, dal dipartimento di Medicina veterinaria della Asl Napoli 1 e dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici. Un Centro che risponde a un modello organizzativo che si basa sul principio dell’aggregazione di funzioni  per garantire prestazioni computate dai Lea in termini di valutazione costo-beneficio. Uno strumento operativo dell’Assessorato regionale alla Sanità per l’approfondimento ed analisi del rischio in attività di Igiene urbana veterinaria e che  promuove, per ciascuna Area,  protocolli, linee guida e strategie che possono essere direttamente applicate nelle singole realtà territoriali, anche attraverso momenti di formazione attiva a vari livelli degli operatori coinvolti nella filiera assistenziale.

FORMAZIONE
La formazione è destinata al personale veterinario delle ASL, dei competenti uffici comunali e alla polizia municipale, ai medici veterinari e direttori sanitari dei canili, alle guardie zoofile di associazioni protezionistiche , ai titolari di canili, allevamenti e pensioni per animali e toelettature, possessori di cani e   gatti a scopo di commercio. Infine al personale addetto alla cattura, al soccorso ed alla custodia dei cani e gatti.
La Regione promuove infine iniziative di formazione per la protezione degli animali, nonché progetti e iniziative rivolte alla sensibilizzazione dei giovani in età scolare e dell’opinione pubblica.

I Comuni entro il 31 marzo di ogni anno devono  trasmettere alla Regione i costi sostenuti nella precedente annualità per la gestione del randagismo e per il ricovero dei cani nei canili.

Ettore Mautone

12 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

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