Scienza & Vita: “Non aspettiamo un’altra morte. Si sospenda subito la somministrazione della RU486”
11 APR - “Il caso doloroso di Torino, con la morte della giovane madre di famiglia a seguito di aborto con la pillola RU486, dovrebbe indurre a una seria riflessione anche i più scettici sul tema, perché non è accettabile che si persegua un’ideologia sulla salute delle donne”, commentano
Paola Ricci Sindoni e
Domenico Coviello, presidente e copresidente nazionali dell’Associazione Scienza & Vita.
“Da tempo denunciamo i rischi di una procedura abortiva presentata come innocua e che invece ha al suo attivo molti casi documentati di decesso e di serie complicanze. Ragioni mediche, non solo etiche, sconsigliano l’uso di questa pillola i cui terribili effetti sulle donne che ne hanno fatto uso sono stati ampiamente resi noti”.
“Indipendentemente dal singolo caso, e in attesa comunque dei risultati dell’autopsia, sarebbe opportuno sospendere la somministrazione del prodotto per verificarne la sicurezza ed evitare altri esiti drammatici. Da parte nostra, sottolineiamo ancora una volta le criticità e incongruenze che hanno portato all’introduzione della RU486 nel nostro Paese e invitiamo le istituzioni a considerare una moratoria nell’uso”.
11 aprile 2014
© Riproduzione riservata
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy