Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Scotti (Fimmg): “Non serve militarizzare, ma cambiare turni e organizzazione”


19 SET - “L’ennesima aggressione, rapina e stupro, alla collega di guardia medica avvenuto nelle scorse ore a Catania, non si risolve con la militarizzazione delle postazioni assistenziali dei camici bianchi ma con una diversa considerazione di questo lavoro da parte delle direzioni sanitarie delle Asl. Organizzandolo su turni diversi, destinandolo a sedi congrue più centrali e meno periferiche e poi limitando gli orari di ambulatori al solo ciclo diurno e prenotturno”. Ad affermarlo è Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e segretario nazionale della Fimmg, nonché medico di famiglia e con una lunga esperienza proprio nella guardia medica.

Quella appena illustrata, evidenzia Scotti, è “una proposta già ratificata in molte regioni e oltretutto già coerente con l'attuale accordo collettivo di lavoro nazionale, in un’ottica di continuità assistenziale con gli altri servizi territoriali. Così lasciando che di notte intervenga un servizio centralizzato gestito da una Centrale operativa con triage, collaterale se non proprio integrato al 118, così come avviene per i Tso psichiatrici al fine di consentire sempre l’identificazione del chiamante”.

“A chi in queste ore dice di voler risolvere il problema appoggiando il servizio di guardia medica alla sedi di polizia e carabinieri faccio presente – aggiunge Scotti – che in molte zone disagiate, in molti paesini delle vaste aree interne dell’Italia, la guardia medica è l’unica istituzione presente e stazioni e caserme delle forze dell’ordine sono spesso distanti molti chilometri. Anche l’esperienza con vigilanza privata, sperimentate in questi anni, si sono rivelate fallimentari. Gli orari notturni in situazioni non protette prestano il fianco  alla vulnerabilità anche chi, essendo armato, può rappresentare un bersaglio con l’obiettivo di sottrarre l’arma di ordinanza da parte di malviventi disposti a tutto”.

“Negli ultimi anni - conclude il leader della Fimmg – non avere affrontato in questi termini il problema è già costato tragici episodi di aggressione soprattutto a carico delle donne con due colleghe uccise e innumerevoli denunce di rapine e aggressioni”.

19 settembre 2017
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy