Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Chiamata alle armi contro gli energy drink


Con un editoriale pubblicato sul proprio organo ufficiale, l’associazione dei medici canadesi chiede alle autorità competenti una regolamentazione che metta un freno al consumo di bevande alla caffeina da parte dei più giovani. Appello accolto anche dal nostro Dipartimento politiche antidroga che ha ribadito la necessità di adottare “una linea più incisiva”.

28 LUG - “Gli energy drink a base di caffeina hanno superato il confine che separa le bevande dalle droghe somministrate attraverso un gustoso sciroppo” . 

Non usano mezzi termini i membri della Canadian Medical Association che, in un editoriale (leggi) pubblicato sull’organo ufficiale dell'associazione, chiedono alle autorità un intervento deciso per contrastare la diffusione delle bevande eccitanti tra i più giovani. 

Le bevande contenenti caffeina (o altri eccitanti) stanno diventando infatti compagni inseparabili dei ragazzi. Tendenzialmente il quantitativo di caffeina in esse contenuto è pari a quello di una tazza di caffè, ma cominciano a fare breccia sul mercato prodotti con concentrazioni più alte. “E negli Stati Uniti e in Canada la caffeina può essere acquistata anche in compresse da 100 e 200 mg”, precisa la Cma. 

Certo, viene da chiedersi perché tanta preoccupazione per gli energy drink e nessuna per il vecchio caffè. 

I medici americani ritengono si tratti di timori più che giustificati: “il mercato degli energy drink è completamente diverso da quello delle altre bevande contenenti caffeina”, spiegano. “Gli energy drink sono spesso rivolti a bambini e ragazzi attraverso apposite campagne pubblicitarie e sponsorship di eventi” a essi riservati. 

E, proseguono, “i giovani sono noti per fare scelte tutt’altro che salutari”. Basta osservare le caratteristiche abitudini di consumo: “gli adolescenti e gli studenti del college spesso mixano gli energy drink all’alcol, una combinazione potenzialmente pericolosa dal momento che gli alti livelli di caffeina possono mascherare la percezione - ma non le conseguenze - ” di una sbornia. 

Al di là di quest’ultima pessima abitudini, gli effetti di un eccessivo consumo di caffeina sulla salute dei più giovani possono essere anche gravi: dai disturbi del sonno si può passare a “disordini dell’umore, peggioramento dell’asma, obesità, scarso senso di benessere e scarsi risultati scolastici”, illustrano. 

Visti i pericoli, dunque, i medici canadesi invitano le autorità ad adottare provvedimenti riguardo l’etichettatura, la vendita e la pubblicità di questi prodotti. Un invito esteso anche ai produttori a cui si chiede di accompagnare etichette più chiare a programmi educativi. 

“È tempo che le autorità sanitarie in tutto il mondo - conclude l'editoriale - si sveglino e si rendano conto dei rischi della vendita degli energy drink ai bambini”. 

Un appello che non ha lasciato indifferente il Dipartimento delle politiche antidroga italiano, che ha approfittato dell’occasione per rilanciare il problema anche nel nostro Paese. 

“Così come il Canada che in queste ore sta chiedendo alle autorità di mettere a punto norme specifiche sulla regolamentazione degli energy drink - si legge in una nota - il Dipartimento Politiche Antidroga nei mesi scorsi aveva già evidenziato la necessità di adottare una linea più incisiva per controllare il fenomeno e regolamentare la commercializzazione di tali prodotti -  anche attraverso il supporto dell'opinione [...] della Società Italiana di Farmacologia - di rendere obbligatoria la presenza sugli Energy Drink di avvertenze sulle modalità d'uso e sui potenziali rischi”. 

“Le bevande energetiche tanto in uso fra i giovani - prosegue il comunicato - hanno, in molti casi, un contenuto di caffeina molto maggiore rispetto alle normali bevande e ingredienti con effetti potenzialmente interagenti, quali taurina ed altri aminoacidi, dosi massicce di vitamine ed estratti vegetali non ben definiti”. 

Il dipartimento, inoltre si è detto preoccupato che “anche qui in Italia, così come in Canada e negli Stai Uniti” si stia registrando un “'abuso crescente tra i ragazzi degli energy, dovuto anche alla forte promozione di tali sostanze, che arrivano ad assumere anche tra gli 8 e 15 drink in una serata, immettendo nel fisico una quantità di caffeina che può arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcol, anfetamina, cocaina o cannabis può dare luogo ad un "mix" estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsa di crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e crisi epilettiche”.

 

A.M.

28 luglio 2010
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy