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Farmacisti. L’Ordine di Napoli celebra 100 anni. Fu il primo in Italia 


I 100 anni dell’Ordine di Napoli saranno celebrati il 22 ottobre, alla presenza dei vertici della professione e dei rappresentanti delle istituzioni, nonché un libro e un video che ripercorrono la storia dei farmacisti e della farmacia.

18 OTT - Ottobre 1912. Una data indimenticabile per i farmacisti italiani. Perché è quella dell’istituzione del primo Ordine dei Farmacisti Italiani, quello di Napoli, che andava a sostituire l’Associazione Farmaceutica Meridionale costituendo la prima pietra, per così dire, della moderna rappresentanza della professione.

Cento anni di storia dei farmacisti napolentani, ma anche 100 anni di storia della professione, che saranno celebrati a Napoli il 22 ottobre con una manifestazione dal titolo “Gli Ordini dei Farmacisti italiani: 100 anni di storia iniziati a Napoli il 4 ottobre 2012”. La manifestazione è stata resa possibile anche dal contributo di enti, organizzazioni e istituzioni anche non direttamente legati al mondo della professione, a riprova della considerazione di cui gode da sempre il farmacista.

All’evento, oltre a Vincenzo Santagada, presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, parteciperanno i vertici della Federazione, Andrea Mandelli (presidente Fofi), Luigi d’Ambrosio Lettieri (vice presidente Fofi) e altri rappresentanti di categoria, come Annarosa Racca, presidente Federfarma, e Giacomo Leopardi, presidente della Fondazione Cannavò e per 25 anni a capo della Federazione degli Ordini. Ma saranno presenti anche importanti rappresentanti istituzionali come il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Invitati a partecipare anche i ministri della Salute, Renato Balduzzi, e della Giustizia, Paola Severino.
“È un motivo di orgoglio riscoprire che il primo Ordine dei Farmacisti a costituirsi in Italia sia stato quello della provincia di Napoli e che, solo successivamente, siano nati gli altri Ordini”, afferma il presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli , Vincenzo Santagada, che tiene a precisare che quello del 22 ottobre non sarà però solo un momento di festeggiamenti per quello che è un glorioso passato. “Il Consiglio dell’Ordine non ha certamente perso di vista le sofferenze di alcuni colleghi che in questo particolare momento stentano a trovare una collocazione professionale stabile. Pertanto, la partecipazione delle autorità di categoria e di quelle istituzionali sarà anche un’occasione per analizzare le criticità della situazione, a cominciare da quella occupazionale”, afferma Santagada, con il quale ripercorriamo la storia dell’Ordine di Napoli e, di conseguenza, quella della rappresentanza professionale.

Una storia che prende le mosse dalle corporazioni medievali per giungere ad un organismo ufficializzato con la proposta del governo Giolitti nel 1908 e approvata definitivamente con il disegno di legge 445 del 10 luglio 1910 sotto il governo Luzzatti. Solo agli inizi dell’anno 1912, però, nascono i primi ordini professionali dei farmacisti a cominciare, appunto, da quello partenopeo. 
Nei giorni tra il 2 e il 6 ottobre 1912 si riuniscono insieme a Napoli, presso la sede dell’Ordine dei Farmacisti della provincia, Via Nardones 113, e dopo ampia discussione decidono di costituire una nuova Federazione che prenda il posto delle Associazioni Federate di farmacisti sparse nella penisola.
Il primo presidente della nuova Federazione fu, non a caso, l’allora presidente dell’Ordine della Provincia di Napoli, Stefano Gallelli, sostituito nel 1914 da G. Assauto (presidente dell’Ordine di Biella), che porta avanti il suo mandato fino al 1924, quando viene eletto C. Chiappa (presidente dell’Ordine di Roma). 
Nel 1935 con il Regio Decreto, legge 5 marzo 1935, n. 184 (GU 16 marzo 1935, n. 64) gli ordini professionali sono soppressi e le funzioni sono esercitate dai direttori dei rispettivi sindacati fascisti provinciali di categoria. È quindi nel 1946 che nace la Fofi attuale.

“Da quei tempi così lontani la professione del farmacista si è certamente evoluta ma sempre mantenendo fermi alcuni principi fondamentali: il rispetto della dignità del cittadino e lo spirito di servizio verso chi soffre”, precisa Santagada, che cita anche “il consiglio sanitario più appropriato per le patologie non gravi ed altri, che si è aggiunto in tempi più recenti, come il supporto alla prevenzione delle patologie, il continuo aggiornamento delle proprie conoscenze scientifiche per rispondere con efficacia ad un cittadino/cliente sempre più informato e giustamente esigente.. Insomma una professione antica ma anche sempre in cambiamento, cui non mancano le sfide e le spinte verso un costante rinnovamento”.
 
È partendo da queste considerazioni che il Consiglio ha deciso, in occasione dell’evento, di andare a riscoprire le radici e la storia professionale dei farmacisti. “Abbiamo deciso di celebrare la ricorrenza del centenario con la realizzazione di un filmato e di una pubblicazione, che presenteremo nel corso della manifestazione, opere che non esauriranno la loro funzione nell’arco di una giornata di festeggiamenti, ma rimarranno a testimonianza e a memoria di un evento storicamente e politicamente importante per la professione di Farmacista”, spiega Santagada. Per la realizzazione del materiale di documentazione storica ci si è avvalsi anche delle pubblicazioni, dal grandissimo valore storico, raccolte nella biblioteca dell’Ordine dei Farmacisti di Milano. “Con stupore, e talvolta anche commozione, abbiamo trovato un mondo che credevamo lontano e superato ed invece ci appare – negli scritti e nei verbali vecchi di cent`anni – attuale, lucido e piu´ vicino ai problemi che attanagliano il nostro percorso professionale di quanto potessimo immaginare”.
 

18 ottobre 2012
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