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Giovani e sexting. Ido: “Attenzione all'isolamento sociale”


È il nuovo allarmante fenomeno giovanile che riguarda l'invio di immagini o testi sessualmente espliciti attraverso cellulari e computer. Per aiutare i giovani, l’Istituto di Ortofonologia (IdO), in collaborazione con la Società di medicina dell’adolescenza (Sima), lancia oggi, online, un progetto “video e chat”.

25 OTT - Il sexting, neologismo utilizzato per indicare l'invio di immagini sessualmente esplicite o di testi inerenti al sesso attraverso cellulari e mezzi informatici, “può far parte di una costellazione di difficoltà collegate all’isolamento sociale e relazionale vissuto da molti adolescenti, nei quali la parte più emotiva e affettiva passa troppo spesso in secondo piano, venendo così sottovalutata e non compresa”. È l’allarme lanciato dall’équipe di psicoterapeuti e medici dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) che, in collaborazione con la Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima), presenterà oggi il primo di 10 video di approfondimento sulla sessualità e non solo, dedicato al tema della ‘Prima Volta’, all’interno della nuova rubrica informativa ‘Se sso è meglio Live!’ sul portale Diregiovani.it.

Sono tante le domande sul sexting che i giovani hanno già rivolto allo sportello on line ‘Chiedilo agli Esperti’ sul portale in tema di sessualità e comportamenti da tenere. I giovani, infatti, sono pieni di dubbi ma anche di voglia di esplorare. Finché gli adolescenti “vedono il sesso come qualcosa di virtuale - hanno spiegato gli esperti dell’IdO - attraverso la tv o altro, esso appare ai loro occhi in modo riduttivo e semplificato. Quando invece lo vivono realmente e il loro corpo entra in gioco nella relazione, allora scoppiano tutte le loro ansie e paure. Il confronto reale non può prescindere da ciò che accade nel corpo”.

Molte volte poi, i ragazzi si trovano in situazioni che non riescono a gestire, “non essendo ancora maturi per riflettere fino in fondo su quello che le viene richiesto”, come nel caso venga proposto loro di inviare immagini provocanti. “Purtroppo - ha sottolineato l’équipe di psicoterapeuti - i giovani si confrontano poco con gli adulti, per lo più temono il loro giudizio ed è per questo che diventa indispensabile trovare un canale attraverso il quale fornire agli adolescenti le conoscenze e gli strumenti necessari per aiutarli a vivere con maggiore consapevolezza i vissuti emotivi che caratterizzano la loro crescita”. Ecco perché ‘Se sso è meglio!’ “non è solo una rubrica sulla sessualità ma uno strumento di informazione. I giovani sono soggetti dotati di pensiero critico e grazie a un'adeguata informazione - hanno concluso gli esperti – potranno effettuare scelte più consapevoli e autonome, assumendo comportamenti responsabili”.

Per chi, oggi, volesse parlare direttamente con un esperto, ‘Se sso è meglio!’ proporrà la possibilità di interagire in tempo reale con un servizio di chat live di un’ora e fruibile dalle 15 alle 16 di ogni giovedì.
 

25 ottobre 2012
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