Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 28 MARZO 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Concorsi Ue. Corte di Giustizia dà ragione all’Italia. No a bandi solo in tre lingue


No a bandi di concorso solo in tre lingue. Questa la decisione della Corte di giustizia Ue per cui  è “discriminatorio usare soltanto inglese, francese e tedesco” e che accoglie il ricorso dell’Italia  dopo che il Tribunale dell'Unione aveva respinto il ricorso per l'annullamento di bandi trilingui. La nota della Corte.

27 NOV - La Corte di giustizia europea dice no ai bandi di concorso pubblicati solo in inglese, francese e tedesco perché rappresentano una "discriminazione" fondata sulla lingua. Per la Corte tutte le 23 lingue della Ue sono da considerare 'ufficiali'. Queste le motivazioni che hanno portato la Corte di giustizia europea ad annullare la sentenza di primo grado del settembre 2010 dando così ragione all'Italia, che aveva fatto ricorso contro la pratica di pubblicare i bandi in tre sole lingue. Il no della Corte si estende anche all'obbligo di sostenere le prove di selezione in una di queste tre lingue.

 
Il caso. Nel giugno e nel luglio 2007, l’EPSO (l'ufficio per la selezione del personale dell'Unione europea) ha pubblicato due modifiche nella GUUE, in tutte le versioni linguistiche, nelle quali veniva fatto espresso rinvio alla versione integrale dei bandi già pubblicati nelle lingue tedesca, inglese e francese e venivano riaperti i termini per la presentazione delle candidature.
L’Italia ha proposto dinanzi al Tribunale alcuni ricorsi per l'annullamento dei bandi . Il nostro Stato ha contestato essenzialmente la mancata pubblicazione integrale dei bandi nelle lingue ufficiali diverse da quelle tedesca, inglese e francese, nonché l'arbitraria limitazione della scelta della seconda lingua a tre lingue soltanto ai fini della partecipazione ai concorsi, delle comunicazioni con l’EPSO e dello svolgimento delle prove.
Avendo il Tribunale rigettato tali ricorsi , l’Italia ha proposto un’impugnazione dinanzi alla Corte di giustizia, facendo valere che il Tribunale, confermando la validità dei bandi, aveva commesso un errore di diritto.
Nella sua sentenza odierna, la Corte ha esaminato, in primo luogo, la mancata pubblicazione integrale dei bandi in tutte le lingue ufficiali. Ed essa ha ricordato che il regime linguistico dell'Unione europea definisce come lingue ufficiali e lingue di lavoro delle istituzioni dell'Unione le 23 lingue  attuali dell’Unione , che la GUUE deve essere pubblicata in tutte le lingue ufficiali e che, secondo lo Statuto dei funzionari dell'Unione, i bandi di concorso generale devono essere pubblicati nella GUUE.

27 novembre 2012
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy