Rapine nelle farmacie. Federfarma: “Nel 2011 aumentate del 5,1%”
Il dato emerso dal Rapporto sulla criminalità predatoria dell’Ossif è in controtendenza rispetto a quello registrato dalle banche. A questo vanno aggiunti i costi aggiuntivi per polizze assicurative in aumento e strumentazioni deterrenti che gravano ulteriormente sull’economia delle farmacie.
28 NOV - Sono in aumento le rapine nelle farmacie (+ 5,1% nel 2011 rispetto al 2010). Il dato, emerso dal recentissimo Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria dell’Ossif (Centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine), è in controtendenza rispetto al trend di diminuzione registrato dalle bancge. “Siamo preoccupati innanzitutto perché ci sta a cuore la sicurezza dei cittadini, visto che sono proprio i più fragili e bisognosi di serenità a frequentare le farmacie, come anche quella di tutti coloro che operano in queste strutture”, ha detto
Annarosa Racca, presidente Federfarma.
Esiste poi un altro aspetto meno conosciuto. I costi diretti e indiretti sostenuti dalle stesse farmacie per difendersi dalla criminalità. Al bottino razziato durante le rapine, infatti, vanno aggiunti i costi sostenuti dall’esercizio per polizze assicurative in crescente aumento, nonché per strumentazioni deterrenti, a cominciare dai sistemi di allarme e dalle apparecchiature di videosorveglianza che sono state attivate in molte provincie italiane a seguito di un Accordo siglato da Federfarma con il Ministero degli Interni nel 2010. A questi costi si aggiungono, infine, i danni per i frequenti furti e per il taccheggio.
“Questi costi incidono fortemente in un momento in cui la farmacia è già pressata da provvedimenti che ne hanno ridotto i margini di sopravvivenza economica ed è in attesa del rinnovo della Convenzione con il Ssn, scaduta da anni – ha concluso Racca - le farmacie sono anche in attesa della applicazione della nuova remunerazione della farmacia definita da un accordo siglato con l’Aifa il 16 ottobre. Stiamo sollecitando i Ministeri interessati affinchè si arrivi ad una rapida introduzione del nuovo sistema di remunerazione che permetta alle farmacie di mantenere un servizio farmaceutico efficiente e capace di rispondere alle molteplici esigenze di una popolazione che invecchia”.
28 novembre 2012
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