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Equivalenti. Parte la campagna informativa di Federconsumatori


L’iniziativa promossa a seguito delle “numerose segnalazioni” registrate dall’associazione dei consumatori. “Le idee di molti cittadini sulle prescrizioni per principio attivo sono piuttosto confuse, anche a causa della carenza di informazioni da parte del Ministero della Salute”.

04 GEN - Una capillare campagna di informazione presso le sedi di Federconsumatori e presso le strutture sanitarie per fare in modo che “i cittadini dispongano di tutte le notizie utili per tutelare la propria salute”. È l’iniziativa promossa dall’associazione a tutela dei consumatori per chiarire, in particolare, i dubbi dei cittadini sulle nuove prescrizioni di farmaci per principio attivo.

Infatti, spiega una nota di Federconsumatori, “In questi 13 mesi di Governo Monti, pesantemente segnati dalla crisi economica, la sanità pubblica ha dovuto subire drastici tagli alle risorse, che hanno messo in discussione l’universalismo del sistema sanitario nazionale”. Inoltre “le norme relative al settore sanitario - in particolare quelle sull’obbligo di indicare il principio attivo nelle prescrizioni di farmaci generici - sono state più volte modificate”. E questo ha creato confusione tra i cittadini, come emerso “dalle numerose segnalazioni registrate dalle nostre sedi”. Una confusione che, secondo Federconsumatori, deriva “anche a causa della carenza di informazioni da parte del Ministero della Salute”.

Per questo l’associazione ha deciso di lanciare la campagna informativa, per ribadire, in tre punti, le linee guida da seguire in merito all’obbligo, da parte dei medici, di riportare nella ricetta il principio attivo del medicinale:

Ecco i tre punti:

1 - Un medico che curi un paziente per la prima volta, per una patologia cronica o per un nuovo episodio di malattia non cronica per il cui trattamento sono disponibili più farmaci equivalenti, è tenuto ad indicare nella ricetta il principio attivo del medicinale. In questi casi non è dunque valida la prescrizione in cui non venga indicato il principio attivo.

2 – Nella ricetta può essere indicata anche la denominazione di un farmaco specifico a base dello stesso principio attivo: tale indicazione risulta vincolante per il farmacista solo se accompagnata da una sintetica motivazione scritta dal medico.

3 -  L’indicazione di un medicinale specifico nella ricetta risulta vincolante anche quando il prezzo del farmaco stesso sia pari a quello del rimborso. In questo caso, però, il vincolo è subordinato alla volontà del cliente, che al momento dell’acquisto può chiedere la sostituzione con un altro farmaco: se il costo del medicinale richiesto è superiore a quello di rimborso, il cliente deve pagare la differenza tra i due prezzi.  
 

04 gennaio 2013
© Riproduzione riservata

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