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Molise. Sequestrati 30 mila dispositivi medici irregolari


I prodotti, destinati a strutture pubbliche, erano scaduti di validità, contraffatti o non etichettati. Due le persone denunciate per reati di frode e vendita di dispositivi sanitari contraffatti e pericolosi per la salute pubblica. Il valore del materiale sequestrato ammonta a circa 150mila euro.

31 GEN - Trentamila tra sonde rettali, cateteri, lame laringoscopiche, circuiti respiratori, tubi drenanti ecc., pronti ad essere immessi in commercio e utilizzati dalle strutture pubbliche nonostante fossero scaduti di validità, contraffatti o non etichettati. È questo il bottino sequestrato oggi dai Nas di Campobasso e Pescara.

L’operazione, che ha portato alla denuncia di due persone, era partita da una segnalazione pervenuta dal Nas di Bologna, a seguito della quale i carabinieri di Campobasso hanno sequestrato, presso l’ospedale di Termoli, alcuni flaconi di disinfettanti utilizzati per la sanificazione delle sale operatorie e di rianimazione, le cui etichette erano state contraffatte in modo da prolungare la data di scadenza del prodotto.

I successivi accertamenti hanno permesso di identificare a Pescara l’azienda distributrice presso la quale i militari dei Nas su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Larino, hanno effettuato una serie di perquisizioni, estese anche all’agente di commercio della ditta, sequestrando altre confezioni dello stesso prodotto, anch’esse contraffatte, nonché un’etichettatrice.

“Nel prosieguo dell’attività – spiega la nota diffusa dai Nas - veniva individuata anche un’altra ditta, riconducibile allo stesso distributore dei prodotti contraffatti, dove i militari del NAS di Pescara sequestravano circa 6.000 dispositivi medici (cateteri, prolunghe, cannule, filtri, etc.) pronti per essere venduti ad altri operatori sanitari nonostante fossero scaduti anche da diversi anni ed avessero perso il requisito della sterilità”.

Alla luce di quanto accertato, i militari hanno acquisito presso l’Azienda sanitaria della Regione Molise i documenti di commercializzazione di tutti i dispositivi medici forniti nel 2012 dal distributore abruzzese. La successiva verifica presso gli ospedali pubblici e nelle strutture sanitarie private regionali consentiva di sequestrare, negli ospedali di Campobasso, Larino e Termoli, circa 4.500 unità (cateteri, filtri antistatici, valvole per aspiratori, mascherine, etc.) recanti un lotto di fabbricazione ed una scadenza contraffatti e disconosciuti dalle ditte produttrici.

Non solo. I carabinieri dei due nuclei hanno successivamente eseguito un altro provvedimento disposto dall’A.G. di Larino (CB), ponendo i sigilli ad un immobile di Pescara (adibito dall’azienda commerciale a deposito di dispositivi) e rinvenendo circa 20mila attrezzature mediche varie (sonde rettali, cateteri, lame laringoscopiche, circuiti respiratori, tubi drenanti ecc.) scadute, contraffatte e non etichettate correttamente.

In totale, il valore dei circa 30mila dispositivi sequestrati ammonta a 150mila euro circa. Il titolare dell’azienda distributrice e l’agente di commercio sono stati denunciati per reati di frode e vendita di dispositivi sanitari contraffatti e pericolosi per la salute pubblica.


 

31 gennaio 2013
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