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Cinque falsi invalidi denunciati per truffa aggravata


L'indagine della Guardia di Finanza, in collaborazione dell'Inps, è tuttora in corso. Al vaglio ulteriori posizioni sospette ed il ruolo di alcuni professionisti che hanno attestato le inesistenti infermità. Le somme indebitamente già percepite ammontano a circa 280.000 euro.

12 FEB - Nuovo giro di vite tra i falsi invalidi. Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso stavoltà di scoprire altre 5 persone che percepivano indebitamente assegni di invalidità e che sono state denunciate alle autorità per truffa aggravata.

Secondo quanto riferito da una nota delle Fiamme Gialle, la prima persona risultava, dalla documentazione sanitaria, invalida al 100% in quanto affetta da cecità quasi totale ed impossibilitata ad essere autosufficiente. Tuttavia le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, che sta passando al setaccio, con la Procura, posizioni pensionistiche privilegiate sospette, hanno permesso di verificare che la stessa conduceva una vita normale ed assolutamente autosufficiente e non era affetta dal grave disturbo certificato: usciva di casa da sola a piedi o in bicicletta non accompagnata e si recava al lavoro con piena autonomia presso un ufficio di Busto Arsizio, ove, con la sua falsa infermità, le era stato assegnato, su richiesta, un posto di lavoro "protetto" in qualità di centralinista.

È stato inoltre scoperto che la denunciata svolge anche altra attività di rappresentante legale di un centro analisi dove la stessa è socia e dove svolge l'attività di amministrazione ed a contatto con il pubblico. I finanzieri l'hanno filmata mentre sbrigava normali attività allo sportello del centro analisi, mentre scriveva ed indicava ai clienti dove firmare sulle ricette mediche e nel mentre a piedi da sola si recava presso i luoghi, iperattiva e perfettamente abile anche se percepiva una indennità di accompagnamento di circa 900 euro al mese.

Altro falso invalido dal 2006 percepiva circa 1.000 euro al mese di cui circa 500 di accompagnamento in quanto risultava "immobilizzato e non autosufficiente" ma di fatto se ne andava in giro a svolgere le varie incombenze familiari: è stato, tra l'altro, ripreso nei vari momenti di vita quotidiana, da solo, mentre guida l'auto, si recava in lavanderia ed a svolgere altre normali, varie commissioni e perfino a svolgere lavori di giardinaggio.

Un terzo, asseritamente inabile al lavoro al 100%, è invece risultato lavorare da tempo presso una società della vicina svizzera con la qualifica di meccanico di precisione e, quindi oltre a percepire dal dicembre 2008 una pensione di invalidità da 1.300,00 euro, prendeva anche un altro stipendio in Svizzera (circa 2.500 euro).

Il quarto uomo anch'egli asseritamente inabile al lavoro al 100%, percependo quindi un assegno di invalidità totale per 2.000 euro, circa, è risultato lavorare regolarmente, addirittura come magazziniere, in una ditta di Daverio (VA).

Infine, una signora di Saronno percepiva indebitamente una indennità di accompagnamento pari a 500 euro mensili filmata mentre da sola andava in giro per la città nello svolgimento di commissioni.

L'attività svolta dai finanzieri ha consentito di sospendere immediatamente le pensioni ed indennità indebitamente percepite dai denunciati e la segnalazione finalizzata alla revoca delle somme indebitamente già percepite che ammontano a circa 280.000 euro e di denunciare le quattro persone per truffa aggravata ai danni dello Stato.

“L'indagine, con la collaborazione dell'Inps, è tuttora in corso e sono al vaglio ulteriori posizioni sospette ed il ruolo di taluni professionisti che hanno attestato le inesistenti infermità”, spiegano infine le Fiamme Gialle. “Ad oggi, dall'inizio dell'indagine, sono in tutto 8 i falsi invalidi scoperti e denunciati, oltre ad altre 4 persone a titolo di concorso nella truffa, e recuperate indebite erogazioni di contributi per le invalidità per oltre 520.000 euro”.
 

12 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

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