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Incidenti domestici. I consigli degli infermieri per prevenirli


Sono la prima causa di morte nei bambini e un rischio costante per casalinghe e anziani. Secondo l'Istat, in Italia nel 2008, in soli tre mesi, sono state coinvolte in incidenti domestici quasi 800mila persone. Nello stesso anno i morti stimati sono stati 5.783. Ecco i consigli dell’Ipasvi per prevenirli.

20 FEB - Sono un problema rilevante per la sanità pubblica perché causano disabilità, sofferenza e nei casi più gravi possono perfino essere mortali. Ma il pericolo che si nasconde tra le mura di casa è ancora poco percepito, nonostante l’altissimo numero di incidenti domestici che si verificano ogni anno in Italia. Anche con conseguenze molto gravi.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità gli incidenti domestici sono la prima causa di morte nei bambini. Le donne sono la categoria più a rischio perché più esposte all’ambiente domestico, nonché gli anziani, che trascorrono più tempo in casa e sono maggiormente caratterizzati da difficoltà di movimento. Ma nessuna fascia di età è esente dal rischio.

È allora al tema degli incidenti domestici che l’Ipasvi ha deciso di dedicare la sua ultima guida. L’obiettivo è aiutare i cittadini comprendere le principali cause e capire come intervenire per la prevenzione dei principali incidenti domestici, che secondo l’indagine multiscopo 2008 Istat, hanno coinvolto, nei tre mesi precedenti l’intervista, 797.000 persone, pari al 13,5‰ della popolazione, con un impatto del fenomeno stimabile nell’arco dei 12 mesi di 3 milioni di persone. Oltre il 70% di tutti gli incidenti accaduti riguardava le donne, con una percentuale di infortuni pari al 17,6‰, mentre fra gli uomini è del 9‰. Nelle età pediatriche (fino a 14 anni) gli incidenti prevalgono tra i maschi, mentre le donne sono coinvolte più degli uomini alle età successive, sia per una maggiore permanenza fra le mura domestiche, sia per un più frequente contatto con oggetti, utensili ed elettrodomestici che possono essere all’origine di un infortunio (taglio, ustione ecc.).

Le casalinghe, con quasi 4 incidenti su 10, sono un gruppo di popolazione particolarmente esposto. A rischio, oltre alle donne, anche gli anziani (> 64 anni, il 19,5‰ ha subito un incidente nei tre mesi precedenti l’intervista) e i bambini più piccoli (< 6 anni, il 13‰ ha subito un incidente nei tre mesi precedenti l’intervista). Nel 2008 i morti stimati per incidente domestico in Italia sono stati 5.783, per la metà si tratta di donne ultraottantenni. Gli ultraottantenni costituiscono, nel complesso, il 74% della mortalità per incidente domestico. Osservando gli eventi per gravità dell’infortunio, si nota che i casi con più alta priorità d’intervento presentano le frequenze più elevate nei bambini di età 1-4 anni e negli anziani oltre i 79 anni d’età.

Le dinamiche d’incidente maggiormente osservate in pronto soccorso sono: le cadute (48,1%), le ferite da taglio e punta (18,1%), gli urti o gli schiacciamenti (14,6%), i corpi estranei (3,2%), le ustioni o corrosioni (2,6%). Gli ambienti della casa in cui più frequentemente si determinano gli infortuni sono: la cucina (14,7%), le scale (10,7%), le altre pertinenze esterne (12,4%), il cortile o il giardino (9,7%), la camera da letto (9,5%).

Ecco alcuni dei consigli dell’Ipasvi per prevenirli.

Considerando che molti degli incidenti domestici si verificano per distrazione bisognerebbe cercare di autodisciplinarsi per ridurre i rischi.
In particolare si raccomanda di:

- evitare il contatto ravvicinato di parti del corpo a stufe o apparecchi elettrici per non correre il rischio di ustioni;

- prima di andare a dormire accertarsi che gli apparecchi usati per scaldare il letto (scaldini o termocoperte o altro) siano spenti;

- tenere lontano da stufe elettriche o a gas qualsiasi tessuto o materiale infiammabile (tende, tappeti, tappezzerie);

- non utilizzare stufe o apparecchi elettrici che appaiono danneggiati o con il cavo di alimentazione in cattivo stato;

- non accostare i fili elettrici a fonti di calore;

- evitare di sovraccaricare le prese elettriche;

- non utilizzare nella stanza da bagno stufe o altri apparecchi elettrici in prossimità dell’acqua o toccarli con le mani e/o il corpo bagnati.

Prevenire il rischio di incidenti causati all’impianto elettrico
Gli interruttori differenziali, l’impianto di terra, la rete, le prese e gli interruttori, ognuno di questi elementi contribuisce a rendere sicuro l’impianto e richiede cura e attenzione, sia nella fase d’installazione che nella fase di manutenzione.
In particolare occorre:
- assicurarsi che vi sia "la messa a terra" dell’impianto elettrico;
- adottare interruttori "salvavita";
- assicurarsi che l’impianto sia sempre in ottimo stato, così anche le spine e i fili.
L’installazione e la manutenzione degli impianti elettrici devono essere realizzate da tecnici abilitati ai sensi della legge 46/90. A fine lavoro il tecnico è tenuto a rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto, che ne garantisce la sicurezza e la rispondenza a quanto disposto dalla legge 46/90.

Alcune norme da seguire per ridurre i rischi associati agli impianti di riscaldamento
Per una corretta manutenzione degli impianti di riscaldamento bisognerebbe almeno una volta l’anno far controllare tutto l’impianto, non soltanto la caldaia. Almeno con cadenza biennale bisognerebbe far controllare il rendimento di combustione dell’impianto. Qualora si abbia un camino è bene farne pulire periodicamente la canna fumaria.

In fase di progettazione della casa si può intervenire per ridurre il rischio di incidenti domestici
Oltre a una campagna informativa e all’educazione delle persone su come prevenire gli incidenti bisognerebbe intervenire in fase di progettazione per rendere gli ambienti più sicuri. In particolare quando si progetta la cucina bisognerebbe fare in modo che:
- il piano di cottura abbia le manopole poste lontano dalla portata dei bambini e sia lontano dalla finestra in modo che non si verifichino correnti d’aria che potrebbero spegnere i fuochi;
- sul piano di lavoro siano installate più prese in modo da evitare che i fili elettrici finiscano vicino ai fornelli;
- siano installati i rilevatori per l’incendio e il monossido di carbonio.
In sala bisognerebbe disporre le prese elettriche in modo tale da non avere in giro fili elettrici, distribuire i punti luce in maniera funzionale così da rendere subito visibili eventuali punti pericolosi (per esempio un gradino). Inoltre in bagno bisognerebbe scegliere un pavimento antiscivolo, le serrature delle porte dei bagni dovrebbero avere tutte la possibilità di aprirsi anche dall’esterno, la rubinetteria dovrebbe avere idonei miscelatori per evitare che l’acqua calda esca a temperatura eccessiva.
Inoltre se si ha un bambino in casa bisognerebbe pensare ai pericoli cui possono andare incontro i piccoli, in particolare nella cameretta dei bambini e in cucina.

Più attività fisica per ridurre il rischio di incidente domestico negli anziani
Gli anziani hanno un alto rischio di incidente domestico e gli studi hanno dimostrato che l'attività fisica aiuta a prevenire le cadute in quanto permette di migliorare la forza muscolare, la coordinazione e l’equilibrio; aiuta a camminare meglio e a fare le scale con minore fatica. Bisognerebbe quindi fare attività fisica almeno 2-3 volte alla settimana o, meglio ancora, tutti i giorni, per circa mezz’ora. Anche gli anziani che godono buona salute dovrebbero praticare attività fisica in modo regolare per mantenere il proprio stato di salute. Oltre all’attività fisica bisognerebbe adottare un’alimentazione equilibrata e cercare di mantenere in allenamento la memoria (possono essere utili a tal fine anche i cruciverba e i giochi mnemonici).

Coinvolgere e responsabilizzare i bambini più grandi?
E’ utile coinvolgere progressivamente i propri bambini nelle conversazioni e nei comportamenti che riguardano la sicurezza e la prevenzione dei rischi, in modo da renderli più consapevoli di quello che avviene intorno a loro. L’obiettivo della “responsabilizzazione” va però perseguito in modo ragionevole, adeguandolo all’età del bambino. Intorno ai 4-5 anni si può chiedere al proprio bambino di segnalare a mamma o papà la presenza di situazioni pericolose: per esempio detersivi o medicinali non riposti al proprio posto, controllare insieme alla mamma di avere spento i fornelli prima di uscire eccetera.
 

20 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

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