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Donne sull’orlo di una crisi… di salute


“Donne in Salute” è la mostra itinerante promossa da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, per scoprire il mondo femminile e il suo stato di salute, segnato ancora da tante fragilità nonostante le grandi evoluzioni della medicina e della società. La mostra, partita nel novembre 2007 da Milano, dopo aver toccato Perugia, Roma, Bari, Montecchio Maggiore e Monza, approda ora a Chianciano, dove resterà fino al 24 ottobre.

28 SET - Provare l’emozione di portare un ‘pancione’ di 9 mesi, scoprire come il virus dell’HPV si trasmette e si trasforma, affrontare il cambiamento fisico e psicologico nella menopausa. Tutto questo solo per iniziare a ‘scoprire la donna’ e la sua salute, ancora cagionevole, nonostante i progressi della medicina. Ma soprattutto la sua evoluzione. Oggi infatti la donna non è più solo madre, ma anche impiegata, operaia, manager, commessa. Figlia e nuora. Raccoglie sulle sue spalle un doppio, triplo lavoro, che è fonte di stress e rischi per la salute. Una vita che mette a dura prova un organismo delicato e forte al tempo stesso, che spesso non riesce a pensare a se stesso in termini di salute, sia quando si tratta di informarsi, sia quando è il momento di fare prevenzione o addirittura di curarsi. È dunque il momento di consentire alle donne di scoprirsi, partendo dal loro passato per cercare di cambiare il loro approccio alla salute e al benessere per il futuro.

A questo scopo l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, Onda, ha promosso la mostra itinerante “Donne in Salute”, partita nel novembre 2007 a Milano e oggi a Chianciano, dopo aver toccato Perugia, Roma, Bari, Montecchio Maggiore e Monza.
Un’esposizione ricca di materiali e strumenti interattivi, suddivisa in tre aree che riguardano i rapporti tra la donna e l’ambiente, la biologia femminile e il contesto culturale in cui vive. I temi portanti saranno salute e malattia, ma in un’ottica positiva, evitando la ‘strategia della paura’ che spesso spinge a ignorare perfino la prevenzione e adottando una filosofia del valore della cura e del rispetto di sé, degli altri e del proprio ambiente.

La mostra parte dalla ricostruzione della vita di una nostra antenata, con un’installazione a grandezza naturale, e una videopostazione che spiegano, sulla base degli studi di alcune popolazioni paleolitiche di cacciatori-raccoglitori esistenti, la stretta relazione tra la loro dieta e la prevenzione di alcune malattie. Una piramide alimentare illustra i principali componenti di una dieta bilanciata e attraverso una postazione interattiva sarà possibile eseguire un’autovalutazione della propria dieta e calcolare il proprio indice di massa corporea. Ma non si parla solo di alimentazione. Innanzitutto saranno illustrate le cause di malattia e morte per i nostri antenati, e in particolare le antenate, mostrando come i progressi economici e scientifici hanno allungato la speranza di vita. Si vedrà anche come le origini evolutive e gli adattamenti alla vita nella savana del Pleistocene continuano a condizionare la nostra salute: per esempio i rischi associati al parto, che dipendono dall’acquisizione della postura eretta. Si potrà anche apprendere la ragione per cui l’esposizione ai raggi solari causato da un eccesso di tintarella estiva aumenta il rischio di tumori della pelle (si potrà vedere un modello di melanoma ingrandito 8 volte).

La seconda parte della mostra affronta il tema del ciclo biologico dell’organismo umano, dallo stadio embrionale alla senescenza. Al centro dell’attenzione le trasformazioni che accompagnano la crescita della donna, i rischi per la salute collegati alle diverse fasi della vita e le modalità per prevenire le più frequenti problematiche di salute. Si parla innanzitutto di pubertà, di sessualità e di riproduzione. Quindi anche di malattie a trasmissione sessuale e una teca illustrerà i principali metodi contraccettivi. Due modelli metteranno a confronto l’apparato riproduttivo femminile e quello maschile. Prendendo in esame la gravidanza, saranno mostrate attraverso dei modelli di feti i diversi stadi dello sviluppo umano, ma sarà anche possibile per gli uomini sperimentare che cosa si prova a portare una pancia “di 9 mesi”. La sezione include altresì dei modelli di seni che consentono di palpare dei noduli, e un modello gigante del Papilloma Virus con la descrizione dei protocolli per prevenire il cancro della cervice uterina. Ulteriori argomenti della seconda sezione sono l’infertilità e la depressione post-parto, e la menopausa con le sue implicazioni per la salute della donne. Si parlerà poi di osteoporosi, illustrando con dei modelli di ossa la natura di questa malattia, le protesi utilizzate per la sostituzione dell’articolazione dell’anca e consentendo un’autovalutazione della quantità di calcio assunta giornalmente, e di malattie cardiovascolari, ci si potrà misurare la pressione sanguigna, vedere come funziona il cuore e capire il meccanismo che provoca l’ipertensione. In virtù del loro ruolo biologico-evolutivo, nonché sociale, le donne sono capaci non solo di cure parentali, ma di diffondere e praticare nella vita quotidiana azioni di prevenzione dei rischi e cura della salute.

La terza parte della mostra parla del ruolo femminile nella cura, per se stessa e per gli altri, e quindi dell’importanza e del ruolo della bellezza. Vengono mostrati oggetti e immagini riconducibili a donne diversamente belle nel mondo, e si affrontano i condizionamenti culturali  che influenzano l’idea della bellezza e quindi anche comportamenti alimentari che possono dar luogo a gravi disturbi, come anoressia e bulimia.
 

28 settembre 2010
© Riproduzione riservata

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