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Maculopatia. In Italia 1 milione di giovani rischia di perdere la vista


Si tratta di una malattia che può insorgere come conseguenza della miopia. In Italia gli oculisti sono obbligati a sottoporre i pazienti alla terapia fotodinamica, una cura “obsoleta e pericolosa”. Per questo la Soi chiede un intervento ad Aifa e Ministero della Salute per cambiare la 'legge Di Bella'.

15 MAR - Che cosa hanno in comune Brad Pitt, Rocco Papaleo, Eros Ramazzotti, Enrico Ruggeri e molti altri? Tutti sono o sono stati miopi. E tutti potrebbero un domani essere affetti da maculopatia, una malattia estremamente seria che potrebbe insorgere come conseguenza della miopia, soprattutto se elevata. Si tratta di una patologia della retina che, se non trattata per tempo ed in modo adeguato, potrebbe far perdere la vista. Infatti, la capacità visiva di questi giovani pazienti (che sono oltre 1 milione solo in Italia) può avere una perdita rapida e drammatica da dieci decimi a meno di un decimo (con perdita di oltre il 90% della vista) a causa della produzione di neovasi retinici. Una situazione che, purtroppo, come ha sottolineato la Società oftalmologica italiana (Soi), si evidenzia con una certa frequenza (il 5%) nei pazienti affetti da miopia elevata.

“Questa è una situazione che, purtroppo, si evidenzia con una certa frequenza nei pazienti affetti da miopia elevata - ha spiegato Matteo Piovella, presidente Soi - e su questi pazienti bisogna intervenire con assoluta prontezza, mediante una terapia che ha dimostrato un’indiscutibile, straordinaria efficacia e cioè la terapia intravitreale. Si tratta di utilizzare farmaci quali Avastin e Lucentis ossia terapie innovative. La medicina basata sull’evidenza - ha proseguito Piovella - ha da tempo e con estrema ed assoluta chiarezza, certificato questa terapia come la più efficace nella cura delle maculopatie essudative, con l’incredibile risultato di un ripristino rapido della vista a volte dopo una sola iniezione In sintesi, con una o due sole iniezioni intravitreali la maggior parte di questi giovani pazienti risolve la malattia”.

Purtroppo in Italia il medico oculista è obbligato a sottoporre questi pazienti alla terapia fotodinamica: una cura obsoleta e abbandonata a causa della sua inefficacia ed addirittura pericolosità. Questo perché la cosiddetta ‘legge Di Bella’ non permette di utilizzare una terapia off-label (quindi senza l’indicazione scritta nel foglietto illustrativo) in tutti i casi in cui vi sia una efficace terapia on-label (quindi con l’indicazione scritta sul foglietto illustrativo).

In poche parole: i Medici Oculisti per far fronte ai casi di maculopatia dovuta alla miopia elevata, a norma di legge non possono usare farmaci indiscutibilmente efficaci e sono obbligati invece ad usare una terapia inefficace e pericolosa, come la terapia fotodinamica. Ed è per questo che con forza e decisione, la Soi chiede un intervento immediato di Aifa e del Ministero della Salute.
 

15 marzo 2013
© Riproduzione riservata

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