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Fazio: le truffe costano al Ssn il 3% delle risorse


La stima è stata fornita dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, in occasione della cerimonia di presentazione del volume “I carabinieri dei Nas”, svolta nel tardo pomeriggio di ieri al dicastero. Un’occasione per celebrare, a quasi 50 anni dalla loro istituzione, l’attività dei Nas, che Fazio ha definito “un fiore all’occhiello della sanità italiana”.

06 OTT - Le truffe sottraggono al Ssn il 3% delle risorse. La stima è stata fornita dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine della cerimonia per la presentazione del volume “I carabinieri dei Nas”, una raccolta di foto e di contributi attraverso i quali i rappresentati delle istituzioni e delle categorie di professionisti del settore sanitario, veterinario e alimentare ripercorrono le principali risultati ottenuti grazie ai Nas a quasi 50 anni dalla loro istituzione.
“I Nas sono uno dei fiori all’occhiello della sanità italiana”, ha detto Fazio ai giornalisti, esprimendo “grande soddisfazione per il rapporto di collaborazione tra ministero e Nas, improntato più alla persuasione che non alla repressione, perché siamo convinti che l’arma più efficace contro le truffe sia proprio quella della persuasione”. Una collaborazione che, continua il ministro, “ha dato risultati ottimi” e “se tanti casi di illeciti sono stati resi noti alle cronache è proprio perché a farli emergere è stato il lavoro ispettivo dei Nas”. L’auspicio del ministro è che questi casi servano a “ scoraggiare il cattivo uso della sanità”.

Per tutte queste finalità, esistono corsi di specializzazione, ciascuno dei quali forma circa 150 Nas in diversi ambiti, da quello alimentare a quello dei cosmetici. Fazio ha quindi ricordato che l’attività dei Nas nel settore dei farmaci, in collaborazione con il ministero e altri organismi istituzionali, ha portato la contraffazione a meno dell’1%, “un livello bassissimo, per il quale siamo tra i primi in Europa. Stiamo lavorando molto in questo settore a livello della contraffazione su internet e di doping”. Proprio a tale riguardo, Fazio ha spiegato che sono stati recentemente specializzati 150 Nas, grazie ai quali è stato possibile effettuare una serie di interventi “per rendere pulite le gran fondo ciclistiche, dove, negli ultimi tempi, c’è stato un forte aumento di uso di sostanze dopanti anche tra i dilettanti e gli amatori”. In questo ambito, Fazio ha reso noto che il ministero della Salute e i Nas stanno lavorando ad un’intesa con il Coni.

Quanto all’eventualità, anticipata da Quotidiano Sanità nelle settimane scorse (vedi articolo allegato a fondo pagina) che i presidenti delle commissioni di inchiesta sul Ssn, Marino e Orlando, e i presidenti delle commissioni Sanità di Camera e Senato (Palumbo e Tomassini) possano dar vita a un sistema di coordinamento delle inchieste sui casi di malasanità, Fazio ha commentato: “È un’ottima idea”.

Intervenuti alla presentazione, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini e il presidente di Farmindustria Sergio Dompé, che parlando ai giornalisti a margine della cerimonia hanno ribadito l’importanza del lavoro dei Nas per garantire la sicurezza nei numerosi e diversi ambiti di interesse sanitario. “I carabinieri dei Nas – ha affermato Martini – svolgono un ruolo fondamentale per garantire che l’utilizzo delle risorse del Ssn risponda ai criteri di legalità, sicurezza e appropriatezza”. Ricordando che la sanità  occupa circa l’80% dei bilanci regionali, il sottosegretario ha definito “essenziale” il ruolo dei Nas “per sostenere il ministero, in accordo costante con la magistratura, nella battaglia al malaffare che tende ad annidarsi in un segmento così importante della spesa economica del nostro Paese”.

Dal presidente di Farmindustria un ulteriore plauso ai Nas, “un nucleo fondamentale per i pazienti, ma anche per gli operatori della sanità”. Ricordando che quello italiano è uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, anche in relazione al rapporto costo/qualità, Dompé ha però sottolineato che “un sistema resta sano se si controlla. E da questo punto di vista il lavoro dei Nas è molto importante”. Dompé però ha invitato ad evitare la corsa agli scoop quando si parla di malaffare, valutando i risultati delle indagini “quando sono complete e quando sono evidenti le singole responsabilità”. E riferendosi al caso di Firenze (vedi articolo correlato a fondo pagina), Dompé si è detto “assolutamente certo che il malaffare nelle aziende farmaceutiche non è nel sistema e non è diffuso come l'inchiesta sui farmaci dermatologici potrebbe far credere”.
L.C.
 
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06 ottobre 2010
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