Viterbo. Denunciati 5 falsi ciechi per truffa aggravata
Svolgevano attività incompatibili con la loro presunta infermità, come ferrare il proprio cavallo. L’accusa è di truffa aggravata ai danni dell’Inps per aver percepito indebitamente pensioni di invalidità e accompagnamento. Ulteriori accertamenti sono in corso sui medici che hanno attestato queste invalidità.
14 MAG - Nell’ambito dell’operazione “Vedo o non vedo?”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Viterbo, i carabinieri del Nas stanno acquisendo, presso gli uffici amministrativi della Asl, la documentazione relativa ai riconoscimenti di invalidità detenuta agli atti della Commissione Medico Legale. Nei mesi scorsi, i militari del Nucleo e del Comando Provinciale di Viterbo hanno denunciato 5 residenti della provincia riconosciuti affetti da “cecità assoluta” che, invece, svolgevano attività incompatibili con tale infermità (in un caso il “falso cieco” è stato addirittura ripreso mentre svolgeva la mansione di maniscalco provvedendo a ferrare il proprio cavallo in assoluta sicurezza).
Gli indagati, accusati di truffa aggravata, sono ritenuti responsabili di avere indebitamente percepito dall’Inps pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento per infermità riconosciute mediante false certificazioni rilasciate da medici compiacenti. Ulteriori accertamenti, tuttora in corso, sono focalizzati sui medici che in questi anni hanno avallato la truffa, firmando attestati di invalidità sulla base dei quali gli indagati hanno ottenuto illecitamente gli emolumenti.
14 maggio 2013
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