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Pensioni di invalidità. Fish su rischio revoca: “Se ne occupi il Parlamento”


Una circolare Inps ha stabilito di non considerare più solo il reddito dell’interessato, ma anche quello del coniuge creando “inaccettabili disparità di trattamento”. Per Fish centinaia di migliaia di invalidi rischiano così la revoca della loro pensione. “Il Legislatore metta la parola fine a questa querelle”.

21 MAG - Fish ha denunciato più volte il rischio incombente su centinaia di migliaia di persone con disabilità: la revoca della loro pensione a causa di una infondata interpretazione amministrativa. A causa del sovrapporsi scoordinato di successive normative in materia di provvidenze assistenziali, e a conseguenti interpretazioni contraddittorie di Cassazione (2011 e 2013), chi eroga la pensione (270 euro) agli invalidi civili, e cioè Inps, ha stabilito di non considerare più solo il reddito personale dell’interessato, ma anche quello del coniuge creando “assurde e inaccettabili disparità di trattamento”.

“Questa decisione, assunta non in forza di una norma del Parlamento, è stata opportunamente, ma solo temporaneamente, sospesa dal Ministero del Lavoro nel gennaio scorso, in attesa di istruttoria il cui esito è incerto - ha spiegato Fish - abbiamo più volte ribadito che la questione non va risolta negli uffici del Ministero o in quelli dell’Inps, o – peggio – nelle aule di tribunale, ma va riportata in Parlamento: sia il Legislatore a mettere la parola ‘fine’ ad una querelle che impatta sulle condizioni di vita delle persone con disabilità”.

Ora una proposta di legge esiste. È stata annunciata nella seduta pomeridiana del 26 marzo scorso (firmataria l’onorevole Margherita Miotto ) e registrata con il n. 538 agli Atti della Camera.
“Abbiamo formalmente richiesto al Presidente della Camera, Laura Boldrini, di adoperarsi affinché quella proposta di legge venga velocemente assegnata alla Commissione Affari Sociali ed inizi quindi il suo iter verso una rapida approvazione – ha segnalato Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – la volontà di risolvere questo increscioso contenzioso rappresenterebbe un primo segnale dell’intenzione di affrontare anche altre e più strutturali emergenze che attanagliano la quotidianità e i progetti di vita di milioni di persone con disabilità”.
 

21 maggio 2013
© Riproduzione riservata

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