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Caldo. Ministero sospende “numero verde”. Emergenza finita


Dopo la fase di caldo torrido si è determinato un diffuso abbassamento delle temperature con il ristabilirsi di condizioni climatiche più fresche e gradevoli. Da qui la decisione di sospendere il 1500 dedicato alle ondate di calore. Il servizio sarà comunque riattivato in caso di nuove emergenze.

10 AGO - Il ministero della Salute ha comunicato la decisione di sospendere a partire da oggi il servizio telefonico di risposta rapida al cittadino sulle ondate di calore effettuato  tramite il numero di pubblica utilità 1500.  Ovviamente in caso di necessità il Ministero è pronto a riattivare, nel giro di 24-36 ore il servizio.
 
La decisione è stata presa dopo che sono state “valutate  le tendenze meteo elaborate dall’Aereonautica Militare per le prossime settimane e considerato che dopo una fase di caldo torrido (ondata di calore), durata circa  dieci giorni, si è determinato un diffuso abbassamento delle temperature  con il ristabilirsi di condizioni  climatiche più fresche e gradevoli, e che l’ondata di calore appena passata potrebbe essere considerata l’ultima della stagione”. 
 
Qualche dato riassuntivo dell’attività svolta:
il  servizio è stato attivato in data 26 luglio 2013 ed è stato operativo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 8,00 alle ore 18,00.
Il 1500 ha operato presso la Sala Situazioni della sede del Ministero di via Giorgio Ribotta, allestita allo scopo con 10 postazioni, ed è stato utilizzato personale interno del Ministero della salute.
 
L’attività è stata strutturata in due livelli di risposta telefonica: il primo livello costituito da personale altamente qualificato, ha accolto direttamente il cittadino ed ha avuto il compito di soddisfare le  richieste di informazione orientando l’utente verso le strutture territoriali competenti.
Il secondo livello, costituito da dirigenti medici, veterinari, chimici e farmacisti ha risposto a quesiti tecnici e sanitari più complessi.
 
Durante l’attivazione del servizio al 1500 sono giunte circa 320 telefonate al giorno.
Le richieste di supporto al 1500 sono state effettuate prevalentemente da donne ( 59%) che hanno chiamato per problematiche riguardanti sé stesse o familiari . La fascia di età più rappresentata è stata quella da 19 a 64 anni (62%), seguita dalla fascia 65-75 anni ( 21%) e dagli ultra  75  anni (15%).
La maggior parte delle telefonate son pervenute dalle regioni italiane più coinvolte dall’aumento delle temperature, sud (39%), centro (35%) nord (26%).
 
La richiesta principale rivolta dai cittadini agli operatori nei primi giorni  di attività del servizio è stata quella di avere informazioni sui rischi per la salute correlati con le ondate di calore e su come prevenirli.
Nei giorni successivi sono prevalsi  argomenti correlati con le tendenze delle temperature e i bollettini di previsione e prevenzione meteo, che valutano con almeno 72 ore di anticipo l’arrivo di condizioni meteo climatiche a rischio per la salute.
Affrontate anche tematiche relative a modulazione di terapie già in atto,  conservazione dei farmaci, conservazione degli alimenti, servizi attivati per la stagione estiva a favore delle persone anziane e fragili, consigli su come affrontare  viaggi in auto, il  benessere degli animali domestici.
 
Le patologie per le quali sono state utili  consulenze mediche telefoniche hanno riguardato: problematiche connesse ad ansia e stati depressivi, problematiche del sistema cardiocircolatorio (iper/ipotensione, insufficienza  cardiaca, pregresso ictus),  malattie metaboliche (diabete tipo II), broncopneumopatie.

10 agosto 2013
© Riproduzione riservata

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