Usa. Obama di nuovo in “guerra” per la sua riforma sanitaria
La riforma è legge e dal 1 ottobre gli americani dovrebbero cominciare a valutare le nuove opzioni assicurative. Ma i Repubblicani si mettono di traverso minacciando di non votare il bilancio federale se il presidente non ritira la sua riforma. Obama: “L’assicurazione sanitaria non è materia su cui fare giochini politici”.
19 AGO - Il cammino della Obama Care continua ad essere accidentato. Il prossimo 1 ottobre dovrebbe infatti entrare in vigore il nuovo sistema di assicurazione sanitaria fortemente voluto dal presidente degli Stati Uniti e da sempre osteggiato dai Repubblicani.
E in un ultimo tentativo di stoppare quella riforma ecco il colpo di scenacon i Repubblicani che minacciano di bloccare il bilancio federale se Obama non ritira la sua riforma sanitaria.
Al momento è braccio di ferro ma il presidente Usa non ci sta e ha risposto rivolgendosi direttamente ai cittadini. “I Repubblicani pensano che se riuscissero ad affossare la legge mi arrecherebbero un danno politico. In realtà il danno lo arrecherebbero a tutti gli americani”, ha detto, aggiungendo che “la riforma sanitaria non è qualcosa su cui giocare strumentalizzandola a fini politici”.
Tutto è iniziato a fine luglio quando 60 repubblicani della Camera hanno inviato una lettera allo speaker della Camera John Boehner (R-Ohio) esortandolo a togliere i finanziamenti per la riforma sanitaria di Obama (Affordable Care Act), mentre il senatore Mike Lee (R-Utah) ha guidato una richiesta simile al Senato.
Ma alcuni leader repubblicani - tra cui Eric Cantor (R-Va.) e Mitch McConnell (R-Ky.) - hanno avvertito che i repubblicani non saranno in grado di fermare l'attuazione della legge usando la leva del bilancio federale, che il senatore repubblicano Richard Burr (RN.C.) ha definito "l'idea più stupida" che avesse mai sentito.
La riforma dovrebbe essere operativa dal 1 ottobre con la possibilità di opzionare i vari tipi di assicurazione sanitaria in vista dell’entrata in vigore dal 2014 del nuovo sistema mirante a favorire la massima copertura sanitaria pobbile a costi più contenuti degli attuali. La coincidenza delle due date (1 ottobre la riforma sanitaria e 30 settembre approvazione del bilancio federale) ha scatenato l’iniziativa dei repubblicani, anche se sembra una sorta di “ultima spiaggia”.
19 agosto 2013
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