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Errori medici. Obiettivo Risarcimento: "Preoccupazione su ulteriore peggioramento comparto" 


Questo il commento al rapporto Oasi 2013 da parte del presidente Roberto Simoni. Per Obiettivo Risarcimento si tratta di "problema strutturale che non può non coinvolgere la malasanità". Quanto ai medici che oscurano i siti in forma di protesta, "non danno merito alla categoria che è impegnata nel tentativo di migliorare lo scenario".

22 GEN - "Riteniamo preoccupante il susseguirsi di pubblicazioni di dati che disegnano a tinte fosche, in un modo o nell'altro, la sanità italiana. Prima i dati pubblicati dall'università di Goteborg, poi il Censis a ricalcarli ed ora anche il rapporto Oasi 2013 presentato alla Bocconi. Siamo davanti ad un problema strutturale che di conseguenza non può non coinvolgere anche il settore della malasanità: alla luce di questo scenario, le cose sembrano destinate solo a peggiorare. I medici che oscurano i siti per protestare per fatti corrispondenti alla triste verità, non danno merito alla categoria medica che, ragionevolmente, è impegnata nel cogliere spunti per migliorare lo scenario puntando cosi a riconquistare se possibile posizioni di classifica. Molto deve cambiare e finchè vi saranno vittime di casi di malasanità, che potranno puntare attraverso la nostra opera ad esercitare un loro diritto che porti ad un miglioramento della qualità di vita dopo l'errore medico, noi continueremo ad esserci". A evidenziarlo Roberto Simioni, Presidente di Obiettivo Risarcimento, in merito ad una sequela di dati allarmanti sul settore sanità e alle recenti proteste avanzate dai medici contro lo spot; tematiche delicate affrontate anche in una lettera spedita al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
 
"Una volta esaminata questa scura radiografia - ha evidenziato l'amministratore delegato di Obiettivo Risarcimento, Paolo Simioni - francamente ci stupiamo davanti alle categorie mediche che investono tempo prezioso e risorse nel dichiarare prima uno sciopero dei bisturi, che avrebbe coinvolto 40mila medici, per poi trasformarlo in uno oscuramento di alcuni siti web; un atto del tutto pretestuoso contro Obiettivo Risarcimento che ha solo la colpa di sollevare il velo di silenzio sul dramma della malasanità”.
 
“Per quanto concerne i dati a dire come stanno le cose su assicurazioni e risarcimenti ci ha pensato l'Ania che già nel 2012, ultimo dato aggregato di questo tipo disponibile, che spiegava ai media - ha sottolineato il Presidente di Obiettivo Risarcimento - che 'circa l'80% delle denunce di errori o malpractice medica porta a un risarcimento assicurativo che, in media, costa alla compagnia il 160% rispetto al premio incassato'. Ecco. La conseguenza di questo scenario è che molte compagnie si stanno sottraendo a un mercato in perdita. Per quanto ci compete statisticamente confermiamo che il 98,5% del casistica gestita da Obiettivo Risarcimento ottiene ristoro del danno (risarcimento) e 6 casi su 10 si chiudono per per via extragiudiziale con l'approvazione dell’Ente sanitario coinvolto". 

22 gennaio 2014
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