04 APR - “Nella testa di ogni genitore di autistico c’è l’idea fissa della città ideale per suo figlio, dove riesca a vivere felice e sicuro, in contatto con chiunque, ma protetto”. È questa l’idea che ha guidato i creatori di “Insettopia”, la prima community per i genitori dei ragazzi autistici creata con il supporto di un comitato scientifico.
Insettopia, che è anche una Onlus, si prefigge lo scopo di creare una ‘cultura dell’autismo’ e per “battersi con media partner qualificati per fare chiarezza riguardo ogni luogo comune sulla disabilità psichica, ogni informazione superficiale, ogni leggenda e superstizione. Creare perciò le premesse per una fotografia realistica dell’autismo su tutto il territorio nazionale e in futuro vicino anche internazionale”.
Usando tecnologie che consentono una scambio tra il fisico e il digitale, Insettopia vuole diventare un mediatore di progetti concreti ed efficaci tra le associazioni di familiari e le istituzioni. "Politici e amministratori non potranno più giustificare la loro latitanza solamente se l’autismo sarà rappresentato come un fronte omogeneo", avvertono i creatori di Insettopia. Che chiedono di collaborare per la definizione di un’agenda di priorità condivise, che rappresenti le istanze degli autistici e delle loro famiglie, lavorando alla creazione di tempi e luoghi targati “Insettopia” dove sia possibile passare tempo felice, utile e spensierato. “Non si vuole più immaginare che esistano ragazzi nel pieno della vita costretti a passare le giornate chiusi in casa, a guardare il mondo dalla finestra, perché nessuno ha una proposta di vita diversa per loro”.