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Gioco d'azzardo. Codacons denuncia: "Troppa pubblicità durante le partite dei Mondiali"


L'Associazione ha presentato in tal senso un esposto al Dipartimento politiche antidroga e alla commissione di vigilanza Rai chiedendo di attivarsi per verificare i fatti e le relative responsabilità, considerando che "la martellante pubblicità a scommesse e giochi durante i Mondiali può rappresentare una forma di istigazione al gioco d’azzardo".

11 LUG - Troppa pubblica a scommesse e gioco d’azzardo durante i mondiali di calcio del Brasile, e il Codacons presenta un esposto al Dipartimento Politiche Antidroga del Governo e alla Commissione di Vigilanza Rai. “La legge Balduzzi vieta la messa in onda degli spot legati al gioco solo nelle fasce di visione dei minori – scrive il Codacons nell’esposto - ma in realtà, pur volendo tralasciare la partita notturna Italia Inghilterra del 14 giugno scorso, è bene evidenziare che anche durante le partite successive (ad es. Spagna-Cile, Uruguay-Inghilterra, Italia-Costa Rica, ecc.), gli spot si sono ripetuti in modo continuo e martellante. La platea di riferimento è estremamente varia e, considerando che tra il pubblico vi molti anche sono minorenni, il rischio ludopatia aumenta a dismisura".
 
"E’ evidente che le principali agenzie di scommesse italiane e straniere, forti dei loro fatturati miliardari, non si sono fatte scappare i grandi ascolti dei campionati mondiali di calcio e hanno investito milioni in comunicazione. Non è una novità, sono anni che le aziende del settore sponsorizzano le squadre di calcio e comprano pubblicità negli stadi, nelle emittenti e nelle riviste sportive - continua l'Associazione -. La pubblicità spinge le persone ad acquistare e scommettere.  Ma come è possibile - scrive ancora il Codacons - che il servizio pubblico Rai non si adoperi minimamente per vietare la pubblicità del gioco d’azzardo sui propri canali, in particolare in concomitanza con eventi a forte impatto e diffusione? Non dimentichiamo che in questo momento di grave difficoltà economica il miraggio di una ricchezza facile e immediata colpisce soprattutto giovani, disoccupati, pensionati e famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese”.
 
Il Codacons ha dunque chiesto al Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio e alla Commissione di Vigilanza Rai di attivarsi per verificare i fatti e le relative responsabilità, considerando che la martellante pubblicità a scommesse e giochi durante i Mondiali può rappresentare una forma di istigazione al gioco d’azzardo.
 
“Da quando il premier Matteo Renzi ha preso in mano le deleghe per le dipendenze, la lotta alla ludopatia nel nostro paese ha subito una battuta d’arresto – ha denunciato il presidente Carlo Rienzi –. Occorre riprendere immediatamente il lavoro dell’Osservatorio contro le dipendenze da gioco, il quale lo scorso dicembre ha approvato un Piano d’Azione Nazionale, ancora irrealizzato”.

11 luglio 2014
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