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Specializzazione Medicina. Sit-in dei Giovani medici davanti al Miur. "Giannini si dimetta"


Nonostante la decisione di non ripetere i test, il Sigm ha organizzato un presidio sotto il Ministero in viale Trastevere. Richieste risorse aggiuntive per sanare la posizione di coloro che avrebbero vinto senza le domande annullate. Il presidente nazionale Mazzucco: "Il danno è compiuto, la politica si assuma responsabilità".

05 NOV - La decisione del Miur, che ha stabilito di non ripetere i test per l’ammissione alle Scuole di specializzazione in Medicina, non ha fermato la protesta dei giovani medici, riunitisi stamane sulla scalinata d’ingresso del Ministero in Viale Trastevere. Tra gli slogan scanditi con più fervore, “Giannini vattene a casa”.

Il Sindacato italiano giovani medici (Sigm) denuncia numerose carenze nell’organizzazione e nella gestione del concorso nazionale, soprattutto per quanto riguarda “l’eccessiva parcellizzazione delle sedi di concorso, la mancata scelta di commissari vigilanti esterni dall’amministrazione ospitante le selezioni, la predisposizione di postazioni non sempre adeguatamente distanziate tra di loro, le comunicazioni tardive delle sedi di concorso e degli orari dello svolgimento delle prove, con indubbio aggravio dei costi a carico degli aspiranti specializzandi”.

Ma le richieste sono anche di carattere economico. Secondo il Sigm Miur e Governo dovrebbero farsi carico di stanziare nel primo provvedimento di spesa utile le risorse aggiuntive “necessarie a sanare le posizioni di tutti i medici meritevoli (vincitori sia con che senza le domande annullate dell’area medica e dell’area dei servizi clinici), al pari di quanto già avvenuto in occasione della vicenda del bonus maturità, nonché di tutti i danneggiati, ovvero le migliaia di candidati vittime dei danni conseguenti ai disservizi connessi alla non ottimale gestione del concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione”.

E, nell’ottica di una piena trasparenza, i giovani medici vogliono anche che siano rese pubbliche le domande annullate, la graduatoria a 28 domande e quella a 30 domande tanto per l’area medica che per l’area dei servizi clinici, i punteggi medi conseguiti dai candidati per aula e i punteggi conseguiti dai singoli candidati”. La mobilitazione odierna non esaurirà però l’animo battagliero degli studenti, che promettono di proseguire la protesta. Emblematico, in questo senso, uno striscione comparso durante la manifestazione di stamane. “Maltempo in arrivi da tutta Italia... pioggia di ricorsi”. 

Il presidente nazionale del Sigm, Walter Mazzucco, sintetizza lo stato d’animo dei manifestanti e le loro rivendicazioni. “Chiediamo che la politica – spiega - si assuma la responsabilità. Il danno è stato compiuto. È necessario che con la prima legge di spesa si ripristinino risorse per poter sanare la posizione di tutti i colleghi, che hanno tutti diritto alla formazione e devono essere tutelati dallo Stato italiano. Il problema è complesso, ci rendiamo conto che servono tantissimi soldi per farlo, ma - conclude - troviamo le soluzioni assieme per poter dare a tutti la possibilità di garantire il diritto allo studio”.
 

05 novembre 2014
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