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Ristoranti, bar e pizzerie. Ispezioni dei Nas in tutta Italia. Irregolarità nel 50% dei casi


Oltre 2.000 controlli dei Nas su mandato del ministro Lorenzin. Nel corso dei controlli sono state accertate oltre 1.407 violazioni alle normative nazionali e comunitarie che disciplinano l’igiene e la sicurezza degli alimenti, segnalati 781 soggetti alle Autorità competenti (di cui 57 denunciati all’Autorità Giudiziaria), elevate sanzioni amministrative per circa un milione di euro.

08 NOV - I Carabinieri dei NAS, su incarico del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nelle ultime due settimane, hanno eseguito in tutta Italia un vasto e capillare controllo alla ristorazione per garantire la salubrità degli alimenti preparati, serviti e consumati. Da Nord a Sud della penisola i NAS hanno eseguito oltre 2.000 ispezioni a ristoranti, pizzerie, bar e tavole calde rilevando irregolarità in oltre il 50% delle strutture ispezionate. Ne dà notizia una nota del ministero della Salute.
 
Nel corso dei controlli sono state accertate oltre 1.407 violazioni alle normative nazionali e comunitarie che disciplinano l’igiene e la sicurezza degli alimenti, segnalati 781 soggetti alle Autorità competenti (di cui 57 denunciati all’Autorità Giudiziaria), elevate sanzioni amministrative per circa un milione di euro.
 
L’attività svolta ha consentito di sottrarre dai ristoranti italiani oltre 350 quintali di alimenti di varia natura (prodotti ittici, lattiero-caseari, carne, prodotti ortofrutticoli, bibite e bevande) di ignota provenienza, in pessime condizioni igienico-sanitarie, stoccati in ambienti non adeguati, con presenza di evidenti segni di alterazione o con date di scadenza superate, per un valore di 400 mila euro. 71 sono le strutture (depositi, ristoranti, panifici, attività di produzione e vendita di alimenti vari, etc.) chiuse per gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali ed altre 50 strutture sono al vaglio delle Autorità per l’eventuale chiusura. In tale contesto le ispezioni hanno riguardato anche la ristorazione etnica con 122 controlli a ristoranti cinesi, tunisini, indiani, accertando irregolarità nel 50% delle strutture con la contestazione di 124 sanzioni per violazioni alle normative sulla sicurezza alimentare di cui 8 penali e la segnalazione di 86 persone alle Autorità.
 
Particolare rilievo hanno assunto le attività svolte dal:
-         NAS di Bari che, a seguito di segnalazioni dei consumatori, ha sequestrato una tonnellata di pasta secca alimentare all’interno di un deposito del capoluogo pugliese, di varie marche e in diversi formati, infestata da insetti vivi e morti (punteruolo), che veniva utilizzata dai ristoratori cittadini;
 
-         NAS di Torino che ha sequestrato, in un bar della provincia torinese, 370 Kg di brioches di produzione industriale, surgelate all’interno di un frigo a pozzetto, vendute come prodotti freschi e di produzione artigianale, traendo in inganno il consumatore;
 
-         NAS di Taranto che ha chiuso un ristorante del borgo antico del capoluogo jonico, per le pessime condizioni igienico-sanitarie degli ambienti, (scarafaggi sul pavimento e sulle attrezzature) e sequestrato 200 Kg di prodotti alimentari vari (ittici, carnei e da forno), congelati in modo non idoneo, nonchè tre impianti di refrigerazione;
 
-         NAS di Treviso che ha sequestrato un deposito abusivo di un ristorante di Venezia al cui interno erano conservate 515 bottiglie di vino e liquori pregiati per un valore complessivo di 100 mila euro;
 
-         NAS di Napoli che, insieme al personale dell’ASL Napoli, ha chiuso i locali-cucina di un ristorante cinese della città partenopea a causa delle carenti condizioni igienico-sanitarie e sequestrato 300 Kg di alimenti vari (pesce, carne e pannocchie) per il cattivo stato di conservazione nonchè un ristorante tunisino con annesso panificio dove i Carabinieri hanno trovato condizioni igienico-sanitarie e strutturali pessime e 3 tonnellate di alimenti vari invasi da parassiti e/o scaduti di validità già qualche mese;
 
-         NAS di Alessandria che ha denunciato il titolare di un punto ristoro di un centro sportivo del cuneese per detenzione e somministrazione di alimenti (carni bovine, farinacei e verdure) custoditi in locali fatiscenti non autorizzati e infestati da parassiti ed escrementi di roditori;
 
-         NAS di Pescara che ha chiuso un ristorante di Teramo che si presentava in condizioni igienico sanitarie e strutturali molto critiche: pareti e soffitti attinti da muffe ed annerimenti; suppellettili bisunte e piani d’appoggio unti e pieni di ragnatele. Nella stessa circostanza sono stati vincolati per la successiva distruzione circa 100 Kg. di alimenti fra prodotti carnei vari, pasta fresca e conserve sott’olio, tutti privi di tracciabilità. Il NAS di Pescara, ha accertato, inoltre, in una pizzeria di Chieti, piani d’appoggio della cucina, utensili e teglie unte per la presenza di residui alimentari non rimossi, nonché la presenza di una macchina impastatrice all’interno del bagno del personale ed un frigo non funzionante in cui erano stoccati in promiscuità alimenti, secchi di acqua putrida e detersivi per le pulizie.

08 novembre 2014
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