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Realtà virtuale per il trattamento dei grandi ustionati


È questo il sistema messo a punto da due ricercatori statunitensi dell’università di Washington, Hunter Hoffman e David Patterson, per ridurre le sensazioni dolorose distraendo il paziente con un gioco ambientato in un canyon ghiacciato chiamato SnowWorld. Numerose le richieste da parte di cliniche specializzate in tutto il mondo.

01 FEB - “Il dolore ha una forte componente psichica”. Sono partiti da questo assunto due docenti dell'università di Washington, Hunter Hoffman, e David Petterson che, per il trattamento dei grandi ustionati, hanno ideato un gioco ambientato in un mondo virtuale completamente ghiacciato, chiamato SnowWorld. Secondo questi ricercatori, il dolore causato da ustioni gravi, o dalle successive operazioni di medicazione e cambio delle bende, può essere fortemente attenuato proprio attraverso l’utilizzo di questa realtà virtuale. Un'idea apparentemente semplice, che tuttavia e' frutto di anni di studio sui processi cerebrali alla base della percezione del dolore. A determinare le sensazioni di dolore, secondo il parere dei due studiosi,  concorrerebbero fattori quali le emozioni, l'ambiente circostante ed eventuali distrazioni. L’utilizzo di terapie specifiche per la sfera psichica sembra essere una mossa vincente, stando alle prime sperimentazioni. Pensato per attrarre il più possibile l'attenzione della persona ustionata, il gioco e' ambientato in un canyon tutto ghiacciato. La scelta del ghiaccio non e' casuale ma risponde al tentativo di contrastare con il ricordo del fuoco, che ha provocato la fonte del dolore. Bisogna tirare palle di neve contro pupazzi di neve e non farsi colpire dalle loro. Per farlo i pazienti devono indossare un casco speciale, dotato di una visiera in grado di proiettare le immagini, e un paio di cuffie per coprire i rumori circostanti. Le sensazioni legate al contesto, come sentire e vedere la situazione circostante, influirebbero nel determinare l'intensità del dolore, tanto che solo a guardare gli strumenti per la medicazione i pazienti sottoposti allo studio dicono di provare ansia. Associando la stanza o gli oggetti alle sensazioni dolorose, si finisce per amplificare l'entità del dolore stesso. Il cervello, tuttavia, e' in grado di elaborare una limitata quantità di informazioni per volta, perciò se ci si concentrata sul gioco - sostengono i ricercatori - rimane poca attenzione a disposizione per elaborare anche le informazioni relative al dolore. Un numero crescente di cliniche per grandi ustionati in tutto il mondo e' interessata a sperimentare SnowWorld, sono infatti già sopraggiunte richieste per il gioco dalle Hawaii alla Danimarca all'Olanda.
 
 

01 febbraio 2011
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