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FederAnziani: “Boom animali domestici tra over 65, il 39% ne possiede uno”


Secondo l’Osservatorio Senior Italia gli over 65 spendono 1,4 mld annui per i “pet”, che possono far risparmiare 4 mld al Ssn. Solo il 38% va in vacanza con i propri animali, spesso si rinuncia perché le strutture non sono attrezzate, ma comunque non li abbandonano mai.

31 LUG - Il 39% degli over 65 in Italia, ovvero 2,1 milioni di persone, possiede un animale domestico, ed è disposto a spendere quasi 800 euro all’anno, una parte importante della propria – spesso esigua – pensione per prendersi cura del proprio “pet”, una compagnia che il 93% degli anziani giudica importante. L’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia ha passato al setaccio usi e abitudini dei senior rispetto al loro rapporto con gli animali domestici, attraverso un’indagine condotta su un campione di 5.790 over 65.
 
Dall’indagine emerge come il 39% dei senior intervistati possegga un animale domestico, e per esso spenda 786 euro ogni anno, di cui circa 125 per le spese veterinarie, circa 425 per il cibo e circa 236 per l’igiene del proprio animale domestico, spese che risultano più elevate al Nord rispetto alle altre macroregioni italiane. A livello nazionale, complessivamente, sono 2,1 milioni i senior proprietari di un animale domestico, per un valore economico di circa 1,4 miliardi annui.

Alla domanda su quanto sia importante la compagnia fornita dall’animale domestico la somma delle risposte “molto” e “abbastanza” arriva al valore elevatissimo del 93%. Quasi nove su dieci di coloro che dichiarano di possedere un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). A poco meno della metà del campione analizzato (47%) l’animale domestico è stato regalato, un quarto lo ha trovato, e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali. Uno su due del campione dichiara di occuparsi in prima persona del proprio animale domestico.

Dai dati dello studio risulta che i possessori di cani sono molto attenti alle necessità del loro amico a quattro zampe, infatti l’82% del campione porta il suo “fido” a passeggio ogni giorno. I senior mostrano un buon livello di conoscenza della Pet Therapy (78%) e il 97% degli intervistati la ritiene molto o abbastanza importante nel dare sollievo dalla malattia o beneficio allo stato d’animo delle persone. L’85% del campione dichiara di portare regolarmente il proprio animale domestico dal veterinario. Dallo studio si rileva che mediamente i possessori di cani si recano più frequentemente dal veterinario di quanto non facciano i possessori di gatti. Il vaccino è ritenuto fondamentale, infatti più dell’87% del campione vaccina il proprio animale. La deplorevole pratica dell’abbandono degli animali non appartiene agli anziani, per i quali l’amico a quattro zampe è un vero compagno di vita: il 38% del campione è solito portarli con sé in vacanza; la metà del campione li lascia nelle abitazioni di figli, parenti o amici; il 12% li lascia in strutture/hotel appositi per Pet. Circa il 20% degli intervistati ha rinunciato ad una vacanza perché la struttura di destinazione non accettava animali domestici.

“L’indagine evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli over 65 - commenta Roberto Messina, Presidente di FederAnziani Senior Italia -. Un’importanza che è altrettanto elevata per l’SSN. Proprio FederAnziani, attraverso il suo centro studi, ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4mld di euro di risparmi annuali per il Ssn nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione). L’attività fisica legata al possesso di un animale, infatti, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa ad essa”.

31 luglio 2015
© Riproduzione riservata

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