Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

8 marzo. Lila: nella prevenzione dell’Hiv istituzioni assenti


Un terzo delle 4.000 persone che ogni anno è infettato dal virus dell’Hiv è di sesso femminile e nel 70 per cento dei casi si infettano a causa di rapporti sessuali non protetti dal preservativo. Ma, denuncia la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids , “le istituzioni sono assenti nel rendere disponibile il preservativo, sia maschile che femminile”.

08 MAR - Oltre la metà (53,8%) delle donne che vivono con l'Hiv, in Italia, scopre l'infezione al momento della diagnosi di Aids. E per le donne giovani, questa percentuale supera l'80 per cento. A fornire le cifre è stato nelle settimane scorse l'Istituto Superiore di Sanità, che ha sottolineato “l’urgenza di incoraggiare l’adozione di comportamenti sessuali sicuri tra le donne”. A rilanciarle questa mattina, in occasione dell’8 marzo la Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids che ha ricordato come ogni anno in Italia contraggono l'Hiv oltre 4.000 persone. Almeno un terzo di queste sono donne. Che nel 70 per cento dei casi si infettano a causa di rapporti sessuali non protetti dal preservativo.
“La quasi totalità delle infezioni avvengono oggi per via sessuale e alle donne, più vulnerabili per motivi sia fisiologici che sociali e culturali, vanno forniti gli strumenti necessari a tutelare in autonomia la propria salute”, ha sottolineato l’associazione in una nota. “Il diritto alla salute e all'autodeterminazione delle donne è il diritto a una vita sessuale libera, consapevole e informata. Ma ancora una volta la LILA si trova a denunciare la completa assenza delle istituzioni nel rendere disponibile il preservativo, sia maschile che femminile, efficace nel prevenire le infezioni oltre che le gravidanze indesiderate. Mentre in tutto il mondo singole città e intere nazioni distribuiscono gratuitamente condom e femidom (preservativo femminile), in Italia non riusciamo neppure a parlarne”.
La Lila, inoltre, denuncia, la situazione delle “sex worker”, “cacciate dalle nuove leggi in uno stato di semiclandestinità che le rende irraggiungibili per la prevenzione, mentre apprendiamo che anche nelle sfere sociali più alte la promiscuità sessuale non comprende l'uso del preservativo. Tutto ciò, invece di rendere evidente la necessità di forti azioni anche istituzionali per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l'Hiv, scatena piuttosto interminabili discussioni sulla moralità della popolazione”.
Resta poi ancora pressoché sconosciuto in Italia il femidom, il preservativo femminile, nonostante sia “approvato” dall'Organizzazione Mondiale della Sanità fin dal 1992. Per questo anche questo 8 marzo la LILA promuoverà l’utilizzo e distribuirà gratuitamente condom e femidom nelle piazze italiane.  

08 marzo 2011
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy