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L’amore per la vita e  il progresso della ricerca. “Respiro dopo respiro”  vince il Premio Zanibelli 2015


Scritto da Caterina Simonsen, 26 anni e 4 malattie rare incurabili, ha conquistato la giuria della terza edizione del Premio letterario. Due premi speciali per l'impegno dimostrato nella gestione dell'epidemia di Ebola in Sierra Leone, sono stati conferiti ad Alessndra Caciolli e a Don Dante Carraro.

10 OTT - Ha 26 anni e non si arrende, Caterina. Quattro malattie rare, per le quali non c’è cura, la costringono attaccata ad un respiratore per diverse ore al giorno e a ripetute visite in ospedale. Nonostante questo o, forse, proprio grazie a questo, ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia, prima con video pubblicati online e poi in un libro.
 
Una storia commovente, quella di Caterina Simonsen. Quella di una ragazza giovane che sa di non avere un “domani” ma ama la vita in ogni suo istante, e con tenacia lotta per dare speranza ad altri dopo di lei. “Molti pensano che la malattia, una come la mia specialmente, sia sintomo di tristezza e rassegnazione. Una sorta di attesa. Invece è tutto il contrario”. I suoi appelli e l’impegno per i progressi della ricerca scientifica sono stati oggetto di polemiche e attacchi. Anche di questo parla la sua autobiografia. Con franchezza e senza vittimismi.
 
L’8 ottobre, a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, “Respiro dopo respiro” di Caterina Simonsen ha vinto la terza edizione del Premio letterario “Leggi in Salute – Angelo Zanibelli” promosso da Sanofi. Il volume è stato scelto dalla Giuria presieduta da Gianni Letta, con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero della Salute, Vito De Filippo, in qualità di Giurato D’Onore, e dell’Ambasciatrice di Francia, Catherine Colonna.
 
“Sono orgoglioso di aver presieduto, per il terzo anno consecutivo, la Giuria di un premio che mette al centro il paziente, le sue parole, il suo vissuto -afferma Gianni Letta -. Quest’anno il compito di selezionare il vincitore non è stato semplice: tutti i libri finalisti raccontavano storie profonde, di solidarietà, forza e determinazione. Tra queste, il libro di Caterina Simonsen è stato quella che meglio ha rappresentato per la Giuria il significato del premio: dare voce a chi, con tenacia, lotta ogni giorno contro una patologia e si impegna in prima persona per la ricerca di una cura”.
 
La giuria ha anche conferito due premi speciali:
Alessandra Caciolli ha vinto il premio “Progetto Trasparenza Digitale”, dedicato alle donne under 30. Il suo progetto “Un network per la trasparenza” è risultato il più innovativo. L’obiettivo specifico del premio era migliorare la trasparenza nella comunicazione tra l’azienda farmaceutica e i propri interlocutori esterni - pazienti, medici e istituzioni;
Don Dante Carraro, medico e sacerdote in missione, ha vinto il premio “Personaggio dell’anno”, dedicato ad una personalità che si è distinta in ambito sanitario, per l’impegno e l’esempio dimostrato nella gestione dell’epidemia di Ebola in Sierra Leone.
 
“Oggi il paziente ha una maggiore consapevolezza della propria malattia. Vuole essere ascoltato, partecipare al percorso di cura, condividere la sua esperienza, anche grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi strumenti di comunicazione - racconta Fulvia Filippini, Direttore External & Public Affairs di Sanofi Italia -. Il Premio è una opportunità autentica per amplificare la voce dei pazienti e delle loro famiglie e per proseguire, insieme alle Istituzioni e alla società civile, il necessario percorso di ascolto delle loro storie".
 
La giuria del premio ha anche voluto ricordare, con una menzione speciale, il Generale di Divisione Cosimo Piccinno, Comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, recentemente scomparso. La targa è stata consegnata alla moglie e alla figlia dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette.
 
Giunto alla terza edizione, il Premio è stato istituito in ricordo del direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Sanofi, Angelo Zanibelli, scomparso nel 2012, per promuovere la letteratura come strumento di divulgazione sui temi della salute.
 
I libri finalisti della terza edizione
Cinquanta le opere in concorso valutate dalla giuria in questa edizione. Tra queste, l’8 settembre sono stati selezionati i 5 finalisti che, nel corso della Cerimonia, sono stati introdotti da un testimonial, noto al grande pubblico.
Di seguito i 5 finalisti, in ordine alfabetico per autore, insieme ai rispettivi testimonial:
• Federico De Rosa “Quello che non ho mai detto” (Edizioni San Paolo)
Testimonial: Piero Damosso, giornalista
• Michele Farina “Quando andiamo a casa?” (Rizzoli)
Testimonial: Raffaella Fontana, figlia di una persona con Alzheimer
• Martina Fuga “Lo zaino di Emma” (Mondadori Electa)
Testimonial: Anna Contardi, Coordinatrice nazionale AIPD-Associazione Italiana Persone Down
• Franco Mandelli “Curare è prendersi cura” (Sperling & Kupfer)
Testimonial: Luciano Onder, giornalista
• Caterina Simonsen “Respiro dopo respiro” (Piemme edizioni)
Testimonial: Grazia Graziadei, giornalista  

10 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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